Genova - Il consiglio comunale di Genova ha approvato ieri, martedì 30 ottobre 2012, la delibera della giunta Doria, presentata dall’assessore Miceli, che ha destinato una parte dei risparmi maturati dalla politica di controllo della spesa del Comune a diminuire l’impatto delle aliquote Imu di competenza comunale per alcune categorie.

Alla votazione hanno partecipato 35 consiglieri che si sono così espressi: 28 sì, un no e 6 astenuti. Se da una parte per la prima casa resta confermato l'aumento dell'aliquota Imu dal 4 al 5 per mille, e sugli immobili diversi dalla prima abitazione dal 7,6 al 10,6 per mille, la delibera appena approvata prevede anche delle agevolazioni.

L'aliquota sugli immobili dati in comodato gratuito a parenti di primo grado se non possiedono altri immobili si riduce dal 10.6 al 9.6 per mille, così come dal 10.6 al 9.6 per mille scende l'Imu sugli immobili strumentali condotti dal proprietario (negozi, botteghe). Infine riduzione dal 7.6 al 7.1 dell'Imu sugli immobili posseduti da Arte o da cooperative a proprietà indivisa dati in housing sociale come prima abitazione.

«Siamo consapevoli che questo intervento non soddisfa in modo completo le istanze del sistema produttivo – commenta il capogruppo del Pd Simone Farello –, ma siamo convinti che rappresenti un segnale importante alle esigenze delle imprese e, quindi, dell’occupazione e del lavoro in questo difficile momento di crisi».

Nello stesso tempo il Partito Democratico ha avanzato la proposta, accolta all’unanimità, di lavorare per istituire nel 2013 un fondo a sostegno dei cittadini che non riescono a sostenere l’affitto.