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La proposta di FdI: sportelli 'pro vita' negli ospedali. La sinistra insorge

La proposta di legge prevede sportelli 'pro vita' in ogni ospedale della Liguria in cui si eseguano interruzioni volontarie di gravidanza

I consiglieri regionali di FdI che non hanno votato a favore dell'ordine del giorno volto a garantire il pieno diritto all'aborto, hanno presentato una proposta di legge per allestire sportelli 'pro vita' in ogni ospedale della Liguria in cui si eseguano interruzioni volontarie di gravidanza.

Questi sportelli sarebbero gestiti da associazioni di volontariato: la proposta di legge è depositata in Regione e il primo passo dell'iter sarà affrontato in Commissione Salute. Nel testo però compaiono parole che giudicano in maniera abbastanza chiara le donne che ricorrono all'aborto come minacciate dalla solitudine, dall'ignoranza, dalla povertà, dalla paura.

"Una scelta aggressiva e irricevibile che troverà la nostra ferma opposizione in Commissione Salute prima e in Consiglio poi - ha dichiarato Gianni Pastorino, capogruppo di Linea Condivisa - È in atto una offensiva grave contro il diritto all’autodeterminazione sui propri corpi. L’aborto non è una concessione, è un diritto sancito e una procedura medica sicura che deve trovare piena e completa fruizione nelle strutture sanitarie pubbliche, in modo che chi decida di farne ricorso lo possa fare senza giudizi, difficoltà e in totale sicurezza per la propria salute. Lavoriamo per potenziare i consultori sul territorio, per far sì che l’autonomia regionale non si traduca in diseguali condizioni di accessibilità alla pratica di interruzione volontaria di gravidanza, per promuovere e rendere fruibile l’aborto farmacologico, in una ottica di maggiore sicurezza e minore invasività, per promuovere politiche di educazione sessuale e sentimentale nelle scuole e per rendere maggiormente accessibile, anche economicamente, ogni forma di contraccezione".

Arrivano oggi, mercoledì 5 ottobre, anche le parole del partito della Rifondazione Comunista che bollano la proposta di FdI come "ennesimo attacco all'autodeterminazione delle donne".

"L'attuazione della legge 194 nella nostra regione viene già  spesso ostacolata dall'alto numero di medici obiettori. Nella legge sono già previsti vari articoli sulla prevenzione, cosa che la proposta di Fratelli d'Italia non prevede, delegandoli solo a ricatti emotivi e violenze psicologiche. Nel corso degli anni, varie Giunte hanno esautorato i consultori dal loro valore sociale. Soprattutto per le giovani donne è difficile fare ricorso all'aborto farmacologico, mentre, colpevolmente, non si affrontano l'informazione/educazione sessuale e sentimentale nelle scuole, come previsto dalla stessa Legge 194" sono le parole dei dirigenti della federazione di Genova del Prc.

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