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Giovedì, 28 Settembre 2023
mobilità Corso Italia

Corso Italia e l'inutile sacrificio dei ciclisti

Il salone nautico ha sempre rappresentato per i genovesi un momento di particolare 'mugugno' a causa delle code che si creano. Per cercare di fluidificare il traffico e contenere i malumori, il Comune ha soppresso la pista ciclabile, con scarsi risultati

Con i 'se' e con i 'ma', lo sappiamo bene, si fa poca strada. Per questo è stato un bene che il sindaco Marco Bucci abbia deciso, con un'ordinanza, di sospendere la pista ciclabile in corso Italia per agevolare il traffico in occasione del salone nautico. In pratica si è tornati a circolare su due corsie su tutta corso Italia e su corso Marconi, come era fino allo scorso anno. E come è stato fino allo scorso anno, le arterie stradali intorno alla fiera sono rimaste paralizzate dal traffico.

Certo chi non riesce a digerire la pista ciclabile, non cambierà idea. Ma di fronte all'evidenza, non si può continuare a sostenere che il traffico in corso Italia è causato dalla pista ciclabile. Chi, fermo in coda, prova invidia nel vedere i ciclisti sfrecciare alla sua destra, forse potrebbe un giorno farsi tentare dal provare a sua volta questa ebbrezza.

«Abbiamo preso atto venerdì - dichiara Romolo Solari, presidente Fiab Genova - della soppressione temporanea della pista ciclabile di corso Italia per fluidificare il traffico alla Foce. Qualcuno ha detto che eravamo favorevoli. Diciamo piuttosto che siamo stati tolleranti, non sono certo cinque giorni di Salone Nautico che inficiano le sorti della ciclabilità genovese e noi non siamo 'talebani' dell'ambiente. Eravamo però scettici ed abbiamo aspettato questa mattina per vedere se il traffico alla Foce sarebbe stato fluido. Dalla foto allegata non sembra proprio».

«Qualcuno - prosegue Solari - potrebbe dire che con la pista ciclabile operativa ci sarebbe stato ancor più ingorgo e qui casca l'asino. Ormai se ne sono accorti in molte città che più favorisci gli spostamenti individuali in auto più il traffico aumenta, più il traffico aumenta, più ci sono ingorghi. Più aumenti la possibilità di parcheggiare in centro più il traffico aumenta, più costruisci strade più il traffico aumenta. È questo il modello di sviluppo che vogliamo? Le piste ciclabili sono un problema o un'opportunità?».

«Questa volta siamo stati tolleranti - precisa il presidente di Fiab Genova -, ci auguriamo che da mercoledì venga ristabilito un minimo di ordine in strada dove ognuno abbia il proprio spazio non invaso dagli altri. Ormai il tempo per abituarsi alle ciclabili d'emergenza c'è stato. Da mercoledì non vogliamo più vedere auto e moto parcheggiate sulle corsie ciclabili di piazza Rossetti, via Gestro, via XX Settembre, via Petrarca, ecc. Ci auguriamo che chi ne ha la competenza se ne faccia carico».

«Dal canto nostro - conclude Solari -, come Fiab, avvieremo una campagna di sensibilizzazione sul tema, è allo studio e presto verrà comunicata».

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