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Spreco alimentare, tavolo tra enti locali per ridurlo

"Solo a Genova si stima che ci sia ancora uno spreco di circa diecimila tonnellate di cibo edibile", spiega l'assessore comunali alle Politiche sociali, Lorenza Rosso

Il Comune di Genova vuole rafforzare il proprio impegno nel contrasto allo speco degli alimenti, per il recupero e la ridistribuzione delle eccedenze alimentari attraverso la promozione di una visione condivisa di food policy per la sostenibilità e la lotta allo spreco alimentare e l'attivazione di una strategia condivisa sul tema con tutti gli stakeholders cittadini attraverso un tavolo ad hoc.

Tursi, nel corso degli ultimi anni, ha attivato diversi progetti, anche in collaborazione con soggetti del terzo settore e con le attività commerciali del territorio, per il riutilizzo delle eccedenze alimentari e sostenere iniziative per il contrasto alla povertà. Tra questi progetti: 'C-City città circolare' per la sensibilizzazione dei cittadini al consumo sostenibile del cibo e la promozione della donazione delle eccedenze per il contrasto alla povertà. Il progetto 'Io so che tu sai' per definire le migliori pratiche per una riduzione degli sprechi nella ristorazione scolastica. La 'rete Ricibo' per la creazione di sinergie tra enti e associazioni del terzo settore per le donazioni a persone in stato di povertà, anche all'interno degli empori solidali.

Per la condivisione di food policy, è prevista la costituzione di un tavolo tra enti locali, la Rete Ricibo, Amiu, Confindustria, Fondazioni bancarie, Camera di Commercio, associazioni del commercio, Gdo, Università di Genova e altri stakeholder, che verranno individuati dal tavolo stesso.

"Nell'ultima riunione di giunta - spiega l'assessore alle Politiche sociali, Lorenza Rosso - abbiamo approvato l'attivazione di una strategia cittadina di condivisione di food policy alla base di tutte le future decisioni che riguardano l'amministrazione comunale. Vogliamo che l'attenzione alle politiche anti spreco degli alimenti sia massima, a tutti i livelli: evitare che alimenti ancora edibili finiscano nei rifiuti non è solo un impegno etico e sociale, ma anche un atto politico nei confronti della tutela dell'ambiente perché recuperare cibo significa anche abbattere l'inquinamento sia dovuto ai trasporti sia alle produzioni".

"Solo a Genova - conclude Rosso - si stima che ci sia ancora uno spreco di circa diecimila tonnellate di cibo edibile: dagli sforzi della nostra amministrazione e dall'attiva rete territoriale, che sta lavorando molto anche sulla logistica, vogliamo abbattere gli sprechi, recuperare alimenti che possano essere ridistribuiti soprattutto tra le fasce più deboli della nostra comunità".

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