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Venerdì, 19 Aprile 2024
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«Far tornare l'acqua dov'era un tempo», Renzo Piano ridisegna il porto

L'idea peculiare del ridisegno è quella di riconquistare spazio all'acqua dalle mura di Malapaga lungo l'attuale quartiere fieristico per realizzare un corso d'acqua che raggiunge anche i 40 metri di larghezza, creando due grandi isole

«Un avvio di percorso» per ridisegnare il fronte mare dalle riparazioni navali alla Foce. Così è stata definita all'unisono dal sindaco di Genova Marco Doria, dall'architetto Renzo Piano e dai presidenti di Regione Liguria e Autorità portuale Claudio Burlando e Luigi Merlo la presentazione del ridisegno delle aree del porto e della fiera tra le riparazioni navali e la Foce, risultato di un primo lavoro del progettista sulla base di un'iniziativa che ha visto insieme i tre enti.

Nel corso di un'affollata conferenza stampa a palazzo San Giorgio, in apertura Doria ha sottolineato come la proposta sia coerente con le finalità ripetutamente indicate dall'amministrazione comunale: consolidare e rafforzare il settore delle riparazioni navali, qualificare la città riguadagnando il suo affaccio sul porto e sul mare, ridare slancio al salone nautico e alla nautica attraverso un ripensamento degli spazi non più utilizzati da Fiera di Genova.

Questi punti sono stati ribaditi dall'illustrazione del disegno da parte di Renzo Piano: nessuna volumetria aggiuntiva rispetto a quelle esistenti, circa 48 mila metri quadri, ma abbattimento degli edifici non più utilizzabili e recupero delle stesse volumetrie per funzioni miste che, così come definito dalla delibera comunale, escludono grandi centri commerciali. Salvaguardando, ha precisato ripetutamente Piano, il tratto di strada sopraelevata.

L'idea peculiare del ridisegno è quella di riconquistare spazio all'acqua dalle mura di Malapaga lungo l'attuale quartiere fieristico per realizzare un corso d'acqua che raggiunge anche i 40 metri di larghezza e può unire la zona del Porto Antico e l'attuale palasport creando una sorta di due grandi isole.

Sull'altro versante la risistemazione consente di offrire all'attività industriale del porto gli spazi necessari alle prospettive di sviluppo che ha di fronte. Città, porto, nautica sono i tre elementi del ridisegno presentato dai tre enti e nautica è appunto il terzo polo del progetto comprendente la valorizzazione delle darsene per il salone nautico e una nuova collocazione operativa per i circoli nautici, pur conservando la sede storica dello Yachting Club.

Tra le ipotesi progettuali anche la trasformazione dell'edificio del Palasport in una grande darsena coperta che, come ha osservato Renzo Piano, sarebbe unica al mondo. Il disegno generale richiederà tuttavia, come è stato più volte sottolineato durante la conferenza stampa, una definizione di dettaglio attraverso concorsi di idee. In tutti gli interventi è stata richiamata più volte la continuità tra l'assetto urbanistico del porto Antico e il nuovo progetto.

«Riprendere il percorso dopo trent'anni come amministratore – ha detto il presidente della regione Claudio Burlando – ha un significato evocativo importante. Impostiamo un lavoro che poi proseguirà nei prossimi anni».

L'intesa tra i tre enti trova conferma nel raccordo tra comune e autorità portuale e nella volontà di mantenere coerenza tra il piano urbanistico della città e il piano regolatore del porto.

«Dobbiamo ora proseguire il cammino unendo elementi diversi, una città vivibile, una città che sviluppa le proprie attività produttive, una città capitale della Nautica che tale vuole restare. Genova può offrire molto al suo porto e alla nautica» il sindaco ha richiamato la necessità di legare questo disegno a un programma di fattibilità che chiama in causa l'esigenza del finanziamento.

Da questo punto di vista il presidente Luigi Merlo ha sottolineato come le opere portuali possano rientrare nei finanziamenti portuali e ha confermato che l'autorità portuale è interessata ad acquisire e demolire il palazzo ex Nira di proprietà comunale. Per quanto riguarda l'area ex fieristica, non più utilizzata da Fiera di Genova e già acquisita a Spim, il sindaco ha ricordato che a differenza delle colombiane del 1992 non esiste oggi la possibilità di ingenti finanziamenti pubblici, e occorre quindi attrarre investimenti privati proprio grazie a un disegno urbanistico di forte miglioramento della città.

Di fronte a grandi pannelli che mostravano il progetto, l'architetto Renzo Piano ha anche mostrato la collocazione e la sagoma della futura Torre piloti, sulla punta della diga della darsena fieristica. «Far tornare l'acqua dov'era un tempo» ha detto il senatore Renzo Piano.

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