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Sabato, 20 Aprile 2024
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Smog oltre i limiti, possibili disagi per anziani e bambini

Sforamento oltre la soglia dei 180 microgrammi per metro cubo registrato dalla centralina sulle alture di Pegli

Il sole già quasi estivo fa risalire l'ozono, che ieri pomeriggio ha superato il limite dei 180 microgrammi per metro cubo (la soglia d'informazione alla cittadinanza) sulle alture di Pegli, con una media oraria massima di 181 ug/m3 registrata dalla centralina della Città metropolitana di Genova fra le 16 e le 17.

I valori dello stesso gas sono invece rimasti nei limiti nelle misurazioni delle altre cabine di monitoraggio genovesi all'Acquasola (167ug/m3), in corso Firenze (158 ug/m3) e a Quarto con 148 ug/m3 e delle postazioni sul territorio ai Giovi (137 ug/m3) e a Propata (123 ug/m3).

In considerazione del nuovo sforamento per l'ozono il centro operativo della Città metropolitana di Genova invita a limitare le esposizioni all'aria aperta per i gruppi di popolazione più sensibili, ossia le persone anziane, i bambini e le persone con problemi respiratori.

Fino alla mezzanotte scorsa sono rimasti nella norma gli altri inquinanti controllati dalle centraline della Città metropolitana (monossido di carbonio, biossido d'azoto, diossido di zolfo e polveri sottili) e le previsioni meteo dell'Aeronautica Militare sono sfavorevoli al ristagno dello smog.

IL PRECEDENTE. Lo scorso 8 maggio sono stati 8 gli sforamenti registrati: 4 in zona Acquasola, 2 sulle alture di Pegli, uno a Quarto e uno in corso Firenze. Il picco proprio a Pegli, dove tra le 16 e le 17 il livello di ozono è stato di 197 ug/m3 (il limite di legge è di 180), il più alto della giornata. Di poco inferiore quello registrato dalle centraline dell’Acquasola, leggermente sopra i limiti quelli di Quarto e corso Firenze. 

GLI EFFETTI SULLA SALUTE. L'Ozono è un gas la cui presenza nella stratosfera risulta di fondamentale importanza per la vita sulla terra, in quanto fornisce un eccellente schermo in grado di filtrare le radiazioni ultraviolette (UV), che possiedono potenzialità cancerogene. L'ozono risulta però presente anche nella troposfera, cioè la parte bassa dell'atmosfera, dove si svolge la vita di uomini, animali e vegetali. In questo caso il gas è un inquinante, poichè può avere effetti sulla salute. L'elevato potere ossidante dell'ozono è in grado di produrre infiammazioni e danni all'apparato respiratorio più o meno gravi, in funzione della concentrazione cui si è esposti, della durata dell'esposizione e della ventilazione polmonare. Le infiammazioni ed alterazioni a carico delle vie respiratorie, determinano una riduzione della funzione polmonare e la comparsa di una iper-reattività bronchiale, che si manifesta con sintomi respiratori come tosse, fatica a respirare profondamente, respiro corto. Possono insorgere inoltre peggioramenti delle patologie respiratorie già in atto come le polmoniti croniche ostruttive, le bronchiti croniche, l'asma, l'enfisema polmonare, così come di preesistenti patologie cardiache quali le ischemie del miocardio. 

L'ALLARME DELL'OMS. L'inquinamento atmosferico urbano continua ad aumentare, scatenando il caos sulla salute umana. Il problema riguarda tutte le regioni del mondo, ma la popolazione delle città a basso reddito è quella che subisce l’impatto maggiore. Sono questi i dati più importanti emersi dall’aggiornamento del rapporto ‘Who Global urban ambient air pollution database’ dell'Organizzazione mondiale della sanità secondo il quale, le alte concentrazioni di particolato provocano ogni anno, in tutto il mondo, più di 3 milioni di morti premature e i livelli di inquinamento urbano globale dal 2008 al 2013 sono aumentati dell'8%, nonostante i miglioramenti in alcune regioni.

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