Tavoli in strada e cibo da casa, ecco la cena in bianco
Nel capoluogo ligure sbarca l'evento che ha già conquistato Francia e Regno Unito e invaso le strade di Torino: dal dress code alle stoviglie, passando per vivande e decorazioni, tutto fai da te e rigorosamente candido
Dopo aver conquistato Francia e Regno Unito e avere invaso piazza San Carlo a Torino, arriva anche a Genova l’Unconventional Dinner, una sorta di cena/flash mob in cui, dai centrotavola ai fiori, passando per tovaglie, stoviglie e ovviamente il look dei partecipanti, la parola d’ordine è “bianco”, come spiega sul blog l’organizzatrice Antonella Bentivoglio d’Afflitto, direttore creativo di uno studio torinese di marketing e di comunicazione, che si prepara a portare l’evento nel capoluogo ligure in una data e una location ancora top secret.
Aperta a grandi e piccini e a ingresso gratuito, la cena in bianco prevede che i partecipanti portino tutto il necessario da casa: tavoli quadrati o rettangolari (la “regola” vuole che ci si sistemi in file ordinate, nessun capotavola), sedie, piatti, bicchieri, tovaglioli, decorazioni, cibarie e bevande: l’importante è sia tutto rigorosamente bianco e che si presti particolare attenzione al lato green. Via libera dunque ai tessuti, al vetro e alla ceramica e a mezzi “alternativi” per trasportare il candido carico (carrelli, cestini, carriole), mentre la plastica è rigorosamente bandita. Un occhio di riguardo infine va riservato al look: “non è un buffet in piedi, non è un picnic a terra”, sottolineano gli organizzatori, ma una vera e propria cena cui presentarsi con l’abbigliamento adeguato.
L’appuntamento è alle 19 nel luogo prestabilito (che verrà comunicato sul blog ufficiale e sulla pagina Facebook dedicata all'evento) , dove verrà allestita la grande tavolata: alle 20.15 via alla cena, che terminerà entro la mezzanotte, con tutti i rifiuti prodotti rigorosamente raccolti in sacchetti della spazzatura: “Volevo creare qualcosa in città che fosse 'per la città', che fosse dinamico nei modi (ecco perché il flash mob), moderno nella comunicazione (ecco perché i contest, i social media, il coinvolgimento della rete) e tradizionale nel concept (la tavola, la famiglia, l’eleganza)”, spiega la Bentivoglio d’aAfflitto sul blog ufficiale dell’evento, che per l’ultima tappa torinese del 29 giugno ha accolto quasi 11.500 persone.