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"Comuni ricicloni": al primo posto la provincia di Savona, ma la Liguria è ancora indietro

Soltanto 16 i comuni che in Liguria hanno superato il 65% di raccolta differenziata. Legambiente: «La nostra regione ancora indietro». Al primo posto tra i virtuosi Garlenda, poi Giustenice e Seborga

Savona vola alto, Imperia si difende, mentre per trovare un comune “riciclone” nella Città Metropolitana di Genova bisogna andare al decimo posto, mentre nessun capoluogo è contemplato: è questa la classifica delle 16 amministrazioni premiate da Legambiente, Conai e Novamont, che hanno comunque tutte superato il 65% di raccolta differenziata.

Per trovare esempi veramente virtuosi bisogna andare a Garlenda, in provincia di Savona, dove la percentuale è arrivata all’81,12%, poi a Giustenice, sempre in provincia di Savona, con il 78,62%, mentre la medaglia di bronzo va a Seborga, provincia di Imperia, con il 76,73%. A seguire – per completare la classifica - ci sono Arnasco (Savona), Vendone (Savona), Tovo San Giacomo (Savona), Taggia (Imperia), Ortovero (Savona), Villanova d’Albenga (Savona), Recco (Genova), Levanto (La Spezia), Pieve Ligure (Genova), Noli (Savona), Portofino (Genova), Pietra Ligure (Savona) e Lavagna (Genova).

Nel 2014 grazie alle azioni volte a migliorare i sistemi di intercettazione delle frazioni riciclabili, il risultato a livello regionale è  giunto a sfiorare il 36%, a fronte del 33% raggiunto nell’anno precedente. Nonostante Recco arrivi “solo” decima, a livello provinciale non si hanno variazioni significative tra i quattro territori: i valori più alti si riscontrano per la provincia di Savona dove si raggiunge il 38,49%, seguita da Genova (36,48%), da Imperia (33,76%) e infine da La Spezia (32,15%).

Sono i risultati della campagna “Comuni Ricicloni”, promossa da Legambiente in collaborazione con l'Osservatorio Rifiuti della Regione Liguria, con il  sostegno di Conai e di Novamont, e presentati stamane in Regione Liguria durante la premiazione dei Comuni più virtuosi, in presenza dell'Assessore all'Ambiente della Regione Liguria Giacomo Giampedrone, di Santo Grammatico, Presidente di Legambiente Liguria Onlus, del vicepresidente di Legambiente nazionale Stefano Ciafani, di Pierluigi Gorani, Area rapporti con il territorio di Conai, di Eliana Bruschera, Market Specialist Waste Management di Novamont e di Silvia Storace del Dipartimento Ambiente - Settore Aria, Clima e Gestione Integrata dei Rifiuti della Regione Liguria.

«I risultati di alcune amministrazioni sono molto incoraggianti, ma complessivamente la Liguria sulla raccolta differenziata ricorda una lumaca - sottolinea Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria - È l'immagine più eloquente per descrivere la velocità con cui sta avanzando la raccolta differenziata nella nostra regione. Due comuni su tre sono ancora sotto il 35% e sono solo sedici (nel 2013 erano undici) i comuni ricicloni. Tra questi non c’è alcun capoluogo di provincia e addirittura Genova è arretrata. Questo è lo scenario in una regione che continua a gestire il tema rifiuti in emergenza, non solo per quanto riguarda la differenziata ma più complessivamente per l’intera filiera dei rifiuti. È in questa realtà che proliferano atteggiamenti illeciti e sono alimentate le filiere illegali, come denunciato dal nostro Rapporto Ecomafia 2015. Da questo risulta che la Liguria è la regione del Nord con più reati nel settore rifiuti con 414 infrazioni (il 5,7% a livello nazionale), 410 denunce, 8 arresti e 77 sequestri».

Per Stefano Ciafani, vicepresidente di Legambiente, «i ritardi su raccolta differenziata e riciclaggio in Liguria sono davvero ingiustificabili. Nella tanto vituperata Campania sono 166 i comuni premiati da Legambiente per aver superato la percentuale del 65% come previsto dalla legge».

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