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Scuola San Martino / Piazza Marcello Remondini

A scuola di legalità: "Il mio 'No' alla Mafia", premiati gli alunni con un viaggio a Palermo

Poesie o brevi racconti, prodotti grafici, prodotti digitali, video. Gli studenti dell'Istituto Comprensivo San Martino-Borgoratti hanno declinato il tema 'Se penso alla parola legalità, io penso a…', il progetto è stato anche premiato da Libera con il 'tappeto' che ricorda le vittime della mafia

Prosegue il 'progetto legalità' portato avanti dall'Istituto Comprensivo San Martino-Borgoratti del dirigente scolastico Paolo Tocco. Un percorso avviato nella scuola di piazza Remondini con diversi appuntamenti che hanno coinvolto gli studenti negli ultimi anni, flash mob, iniziative con le forze dell'ordine e approfondimenti in classe per conoscere meglio la storia del nostro Paese, a partire dagli anni drammatici e insanguinati della guerra Stato-mafia. 

La premiazione in piazza Remondini 

Gli allievi delle classi seconde e terze della scuola secondaria si sono riuniti mercoledì 19 aprile 2023 in piazza Remondini per la premiazione del concorso "A scuola di legalità: il mio 'No' alla mafia". Si tratta della tappa conclusiva di un percorso che ha coinvolto tutta la scuola e le famiglie attraverso un concorso interno abbinato a una raccolta fondi online e attraverso forme di autofinanziamento. Tutti gli studenti delle classi seconde e terze della Secondaria hanno potuto partecipare presentando i propri elaborati nelle quattro sezioni disponibili: letteraria (racconti e testi poetici), grafica (disegni su fogli A4), video e powerpoint (presentazioni e relazioni). 

È stata poi creata una commissione interna che ha decretato i 15 vincitori, alla presenza di diverse autorità: l'assessore alle Politiche per i Giovani Francesca Corso, la consigliera comunale Tiziana Notarnicola, esponenti delle forze dell'ordine (polizia, carabinieri e guardia di finanza) tra cui il viceprefetto della squadra antimafia Gabriella Bruzzone, il magistrato Nadia Guerrieri del Tribunale dei Minori, e poi l'associazione Libera, ed esponenti del territorio come il Civ di via Lagustena, le Simpatiche Canaglie, l'associazione 55 gomitoli, la presidente del Municipio Medio Levante Anna Palmieri ed esponenti del Sap, sindacato di polizia.

Il viaggio premio grazie al crowdfunding

Ogni studente ha declinato a suo modo il tema 'Se penso alla parola legalità, io penso a…', 15 quindi gli studenti premiati che si sono aggiudicati un viaggio a Palermo, in programma dall’8 al 10 maggio, pagato attraverso i soldi raccolti. Per l’occasione i ragazzi potranno visitare gli edifici sequestrati ai clan, guidati da chi oggi li gestisce e li ha trasformati in luoghi di lotta civile alla criminalità organizzata.

Il viaggio a Palermo, con visita ai luoghi più significativi della lotta alla mafia, darà la possibilità ai vincitori di raggiungere Capaci, luogo dell’attentato al giudice Giovanni Falcone, arrivare nei pressi dell’Albero di Falcone, il famoso Ficus che cresce vicino alla casa del giudice assassinato nel 1992 dalla mafia, e in altri luoghi teatro di vicende tragiche entrate nella storia del nostro Paese, come l’assassinio nel centro di Palermo di Piersanti Mattarella o la casa di Peppino Impastato a Cinisi, a 'cento passi' dalla casa del boss mafioso locale. Gli studenti hanno anche ricevuto dalla presidente del Municipio Medio Levante la bandiera di San Giorgio da portare in Sicilia durante il proprio viaggio. Tra i momenti più toccanti della cerimonia anche la consegna da parte di Libera delle medaglie e di uno dei tre pezzi che compone il tappeto che viene utilizzato dall'associazione per premiare i progetti legati al tema della legalità più interessanti dell'anno, contiene i nomi delle vittime della mafia, è ricamato a mano, e dovrà essere restituito fra un anno per una nuova tornata di premiazioni.

A Scuola di Legalità: il mio 'No' alla Mafia, premiati gli alunni con un viaggio a Palermo. Foto

"L’opportunità che viene data oggi a voi vincitori del concorso è visitare i posti dove l’attività della mafia è più presente e toccare con mano quanto avete studiato sui libri - ha detto l'assessore alle Politiche Giovani Francesca Corso durante la premiazione - vostra sarà la responsabilità al ritorno di raccontare ai vostri compagni l’esperienza vissuta per arricchire un comune bagaglio culturale e impegnarsi per una futura società dove i fenomeni associativi omertosi e illeciti non abbiano più spazio". Gli studenti premiati saranno  veri e propri 'ambasciatori di legalità' della comunità scolastica e avranno l’opportunità di vivere un’esperienza significativa e formativa che restituiranno alla comunità con il racconto del viaggio comunicando agli amici le proprie emozioni per condividere un arricchimento civile per tutti.

Le prossime tappe 

Il progetto legalità proseguirà poi con altre iniziative, come spiega Anna Scarpato, docente della scuola Boccanegra, a Genova Today: "Siamo orgogliosi di quanto fatto insieme ai ragazzi finora, ma andremo avanti seguendo un filo conduttore, dopo le vittime dello Stato passeremo ad altre importanti figure, i sacerdoti che hanno lottato contro la criminalità organizzata. Il prossimo anno ci sarà infatti il trentennale dell'uccisione di don Peppino Diana da parte della mafia a Casal di principe e approfondiremo anche la figura di don Pino Puglisi, assassinato da Cosa Nostra al Brancaccio. Il viaggio a Palermo dei nostri ragazzi sarà insieme al dirigente scolastico Paolo Tocco e in forte sinergia con l'istituto Fermi e con la preside Mariangela Testa, nel loro istituto scolastico arriveranno, tra l'altro, i semi dell'albero di Falcone da piantare. Abbiamo tanti altri progetti che sveleremo più avanti".

Video: il tappeto donato da Libera con i nomi delle vittime della mafia

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