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Violenza di genere

“Futuri possibili”: fare rete per il contrasto alla violenza di genere

La giornata presso la suggestiva location del Chiostro di Santa Maria di Castello, nel cuore del sestiere del Molo a Genova

Giovedì 25 novembre, la rete aderente al progetto regionale Formarsi inRete ha scelto di vivere la Giornata internazionale contro la violenza di genere come un momento di riflessione e formazione interna sul tema "Futuri Possibili, fare rete per il contrasto alla violenza di genere ".

Presso la suggestiva location del Chiostro di Santa Maria di Castello, nel cuore del sestiere del Molo a Genova, si sono radunate le varie organizzazioni coinvolte (tra le quali figurano sei centri antiviolenza della Liguria, da Ventimiglia a La Spezia) con un unico intento: contrastare la violenza di genere e diffondere la cultura del rispetto. Nella convinzione che solo lavorando insieme e provando ad essere comunità si possono creare le condizioni per immaginare futuri possibili per un mondo senza violenza di genere e per comunità più sostenibili.

Ricco il programma della mattinata, a partire dai saluti dell’Assessora alle Pari opportunità della Regione Liguria Simona Ferro e proseguita con una sessione di convegno con interventi a cura di Paola Campi, Presidente Coop Mignanego e Teresa Bruneri, UDI Genova Aps che  hanno parlato di “Prove di rete e collaborazioni. Successi e insuccessi”; Emanuela Abbatecola docente Unige è  intervenuta su “Il peso degli stereotipi e la difficoltà per le donne di fare rete”; Monica Vicario e Alessandra Grasso, esperte di comunicazione, su “Informare e comunicare il tema della violenza” e ”Chatbot “Nonpossoparlare” dell’Associazione Save the Woman; Laura Storti, psicoanalista “Casa Internazionale delle Donne” di Roma  in collegamento via zoom ha parlato di “Al di là delle differenze, fare Rete.”, e infine è intervenuta Fabrizia Aulisi di Cooperativa Riot Genova “L’esperienza e gli obiettivi”.

Dopo la pausa caffé, voce alle operatrici sociali e dei centri antiviolenza della Liguria presenti con un workshop animato, durante il quale tutte insieme ci si è interrogate su “Cosa ci aspettiamo dalla rete?”, “Cosa siamo disposte a dare alla rete?”, e infine “Cosa è necessario perché una rete rimanga solida e cresca?”.  Un confronto intenso e appassionato, dal quale sono emerse riflessioni e spunti interessanti per il lavoro futuro da fare insieme.

“Contaminazione, ascolto, cura, collaborazione, stategie, pratiche condivise, progettazioni, sono soltanto una piccola parte delle parole emerse durante il laboratorio. Non sono esaustive, ma ci dicono molto del desiderio di mettere a fattor comune saperi, competenze e obiettivi. Mi pare che la strada sia tracciata e che, finalmente, si possa trovare un percorso comune per dare risposte integrate e multiple a tutte le donne” è il commento di Paola Campi, Presidente Coop. Sociale Mignanego, capofila del progetto.

Organizzatrici:

1.  Mignanego SCS con Centro antiviolenza Pandora

2.  Centro antiviolenza Artemisia Gentileschi

3.  Telefono Donna centro antiviolenza Savona

4.  Consorzio sociale Savonese

5.  Telefono Donna Centro AntiViolenza CIF APS

6.  Centro antiviolenza ISV – Imperia

7.  A.S.Cu.R – SCS

8.  UDI Genova APS

9.  CO.SER.CO Scs

10.  AGORA’ Scs

11.  ISFORCOOP Liguria

12.  Associazione Centro di ascolto Caritas Sanremo

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