Vittorio Sgarbi spiega "Raffaello" al Politeama
Le magistrali performance di Vittorio Sgarbi – Caravaggio, Michelangelo e Leonardo – hanno dimostrato come artisti antecedenti il nostro secolo abbiano fortemente inciso il modo di percepire il quotidiano in cui siamo immersi, conducendo il pubblico attraverso un percorso illuminante dentro le viscere artistiche e sociali dei personaggi grazie alla ammaliante miscela di racconto, immagini e suoni.
Il quarto protagonista su cui vertono le nuove indagini compone un trittico sul Rinascimento giungendo a Raffaello Sanzio (1483/1520), genio di cui nel 2020 ricorrono le celebrazioni dal cinquecentenario della scomparsa. Vittorio Sgarbi parlerà di questo artista il 28 e 29 gennaio al Politeama Genovese.
Raffaello è considerato uno dei più grandi artisti d’ogni tempo, la sua opera segnò un tracciato imprescindibile per tutti i pittori successivi, fu di vitale importanza per lo sviluppo del linguaggio artistico dei secoli a venire e diede vita ad una scuola che fece arte “alla maniera” sua, il “manierismo” appunto. Modello fondamentale per tutte le accademie, la sua influenza è ravvisabile anche nei pittori moderni e contemporanei.