La Via dell’Acqua – 2a parte / L’Acquedotto Storico classico. Da Prato a Molassana
L’acqua, insieme all’opera dell’uomo, modella il paesaggio e condiziona la storia delle persone e della società, un’evoluzione naturale e culturale che ritroviamo anche nell’Acquedotto storico di Genova.
Sabato 12 Novembre cammineremo lungo l’imponente opera architettonica, che per quasi nove secoli ha garantito il rifornimento di acqua al capoluogo ligure e che si sviluppa a mezza costa sul versante idrografico destro della Val Bisagno!
Nella seconda parte della Via dell’Acqua visiteremo la Galleria della Rovinata e oltrepasseremo un ponte-sifone e alcuni ponti-canale che consentivano al condotto principale di evitare i ripidi pendii che scendevano sulle vallecole laterali, come quelle di Trensasco, Geirato e Veilino. È importante ricordare, sempre, che se oggi possiamo conoscere e ammirare questo percorso, unico nel panorama italiano, è grazie ai volontari della Federazione Acquedotto Storico di Genova, che hanno migliorato la percorribilità dell’itinerario e la vivibilità e la qualità degli spazi che si trovano lungo la Via dell’Acqua.
L’ITINERARIO
Da Prato una crêuza ci accompagnerà alla Galleria della Rovinata (o Ruinà), progettata dall’architetto Carlo Barabino e realizzata tra il 1826 e il 1830, dopo l’alluvione del 1822! Per l'evento in oggetto, questa perla dell'Acquedotto sarà visitabile anche al suo interno. Il canale coperto prosegue tra muretti a secco, ulivi e orti, verso l’imponente ponte-canale sul rio Torbido; prima di transitare sulle sette campate (le ultime due poste ad angolo), noteremo due filtri che in passato consentivano ai dodici “Custodi di Campagna” di controllare la qualità dell’acqua e la sua portata, soggetta alla sottrazione abusiva da parte dei contadini. Anche qui, come a Cavassolo, l’impeto dell’acqua, proveniente dalla presa del rio Torbido, serviva ad azionare le pale di due mulini e ad alimentare una grossa fornace. Il successivo ponte-canale del rio Piaggetti è più stretto per la minore portata del canale (anno 1350).
Una breve deviazione ci consentirà di visitare l’abbazia di San Siro di Struppa, tipico esempio di architettura romanica. Nel medioevo la pieve si trovata ad un crocevia importante tra la via per Creto e Montoggio verso la valle Scrivia e quella della val Trebbia verso Bobbio e Piacenza.
Superato il rio dei Consiglieri e giunti al cimitero di Molassana e all’Oratorio di San Giovanni Battista di Molassana, apparentemente l’antico acquedotto sembra interrompersi tra le case: non è così, la tappa successiva sarà l’Agri-ristoro Maixei e il ponte-sifone sul torrente Geirato che attraverseremo prima di scendere in Largo Paolo Boccardo. Una escursione semplice, priva di difficoltà, per tutte le età!
Testo di Enrico Bottino
Escursione fruibile in corriera
Difficoltà: Facile (scala difficoltà del Club Alpino Italiano: T = Turistica)
Dati tecnici. Dislivello + - 100 metri circa. Durata della camminata: 3.30 ore circa, non comprensive delle soste con le spiegazioni delle Guide e pranzo al sacco
Quota di partecipazione: 13 euro. Iscrizione obbligatoria. Bisogna scrivere all’indirizzo mail escursionismoliguria@gmail.com specificando i seguenti dati: nome, cognome, numero di cellulare, codice fiscale e residenza, indirizzo mail.
Appuntamento ore 09:30 a Genova – Prato, in fondo a Via Struppa, presso il capolinea della linea AMT nr 13 (indirizzo: Piazzale Brigata Volante Severino).
Fine escursione ore 17:00 circa a Genova - Molassana, in Largo Paolo Boccardo, Giardini Giorgio Falco