Tracce e immagini delle migrazioni nel cinema e nella fotografia
Mercoledì 24 febbraio ore 15 al Museoteatro della Commenda di Prè, settimo e ultimo appuntamento del ciclo d’incontri del programma "Altre vite: sette discorsi sulla scrittura e l'emigrazione". E curato da Laura Quercioli Mincer e Alberto Rizzerio. Seguirà aperitivo. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
L’incontro, condotto da Alberto Rizzerio, riguarderà il ruolo delle immagini fotografiche, video e cinematografiche nella formazione della memoria pubblica dei fenomeni migratori e come patrimonio potenziale di conoscenze a disposizione della ricerca storica e sociale.
La nascita della fotografia come procedimento per la produzione di immagini meccaniche è quasi coincidente con il periodo di crescita del flusso migratorio dall’Europa verso il continente americano. Sebbene i patrimoni fotografici relativi alle migrazioni siano, in buona parte, dispersi negli innumerevoli archivi diffusi di milioni di famiglie o in quelli degli studi fotografici dei paesi di partenza e di destinazione, alcuni fotografi ci hanno consegnato immagini che sono diventate veri e propri “monumenti” dei fenomeni migratori: lo sono, ad esempio, le duecento fotografie di Lewis Hine scattate nel 1904 e il 1909 a Ellis Island, tra cui Anna Scicchilona con il figlio divenuta il simbolo dell’emigrazione italiana, o Migrant Mother di Dorothea Lange. Se sulla potenzialità evocativa delle immagini non vi sono dubbi, il lavoro sulle fonti fotografiche ha messo in evidenza che il documento fotografico, nonostante la sua intrinseca ambiguità, non soltanto è generalmente utile, in determinate condizioni, per la ricerca storica, ma risulta specificatamente utile per lo studio delle migrazioni perché consente di leggere i complessi processi di transizione e di evidenziare le stabilità, culturali e di identità, e i mutamenti indotti dall’emigrazione.
Iniziativa promossa dall'Università degli Studi di Genova, dal Dipartimento di Lingue e Culture Moderne, dal Centro culturale Primo Levi, dall'Associazione Movementi, in collaborazione con l'Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni e Cooperativa Solidarietà e Lavoro, con il patrocinio del Ministero Istruzione, Università e Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria e l'accreditamento dell'Ordine Assistenti Sociali della Liguria.
Il tema delle migrazioni è in sintonia con la Commenda, antico ospitale per i pellegrini in viaggio per la Terrasanta, che il Mu.MA - Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni ha riaperto al pubblico nel 2009 sotto forma di “museoteatro” con il messaggio forte perché nessuno si senta straniero a Genova ed al celebre padiglione Memoria e Migrazioni del Galata Museo del Mare.
Alberto Rizzerio è membro del Consiglio Direttivo del Centro culturale Primo Levi e del Comitato di redazione della rivista Algebar, fotografo, organizzatore e curatore di eventi culturali, esperto di comunicazione digitale e nuovi media. Cura progetti di innovazione sociale applicati all’educazione alla mondialità, alla cooperazione e all’assistenza dei migranti-richiedenti asilo.