"Nel tempo degli dei: il calzolaio di Ulisse" di Marco Paolini e Francesco Niccolini alla Corte
Dal 29 ottobre al 3 novembre al Teatro della Corte di Genova arriva "Nel tempo degli dei - Il calzolaio di Ulisse" di Marco Paolini e Francesco Niccolini.
Travestito da calzolaio, un Ulisse pellegrino e invecchiato inventa storie che diventano realtà e mito. Un grande narratore teatrale si misura con il racconto per eccellenza.
Una “odissea” contemporanea, impastata di dialetto e semplicità, una riscrittura profonda e sensibile delle avventure di Ulisse, che evoca divinità tutt’altro che ultraterrene. L’Ulisse di Marco Paolini dà voce e corpo a un uomo burbero, schietto: forse non così “furbo”, ma capace di cantare storie d’oggi, del nostro tempo feroce, in cui gli dèi sono ricchi occidentali, viziati e capricciosi, egoisti e impauriti da tutto ciò che è diverso, lontano, straniero. Paolini, in scena assieme a cinque sensibili compagni di viaggio di questa “cantata” popolare e umanissima, con la drammaturgia di Francesco Niccolini e la regia di Gabriele Vacis, affronta per la prima volta il personaggio enorme come Ulisse.
Ecco dunque, Nel tempo degli dèi: «La sfida – racconta l’attore – è dar suono ai poemi della tradizione omerica, che sono alla base del pensiero occidentale e del nostro comune sentire. Si tratta di entrare in un flusso, in una “consonanza” che ci permetta di ricreare l’incantesimo dell’originale» Aggiunge il drammaturgo Niccolini: «Non volevamo raccontare le “solite” storie di Ulisse, per questo siamo andati a scandagliare altre fonti, per capire come “tradire” Omero, restando fedeli alla tradizione». Conclude il regista Vacis: «Gli dèi sono al centro del lavoro, per una circostanza lampante: le grandi migrazioni, le decine di migliaia di persone in fuga dalla miseria e dalle guerre, ci raccontano che siamo noi “gli Dèi”: accogliamo, respingiamo, giochiamo con il destino altrui e, come le divinità omeriche, agiamo in maniera irrazionale e incomprensibile».
Accolto con successo al Piccolo Teatro di Milano, lo spettacolo è un viaggio nella memoria del presente: da una parte gli Dèi, dall’altra gli uomini. E in mezzo lui, Ulisse: un uomo saggio, che vuole ancora comprendere.
Durata dello spettacolo: 2 ore senza intervallo.
Mercoledì 30 ottobre, alle ore 17.30 nel foyer della Teatro della Corte per il ciclo “I pensieri delle parole”, avrà luogo l’incontro Fare cultura è un’impresa? A 20 anni dalla nascita di Jolefilm, una riflessione sul valore della cultura nel nostro Paese. Interverranno Marco Paolini, Serena Bertolucci direttrice di Palazzo Ducale, Angelo Pastore direttore del Teatro Nazionale di Genova e Alessandro Cassinis collaboratore di La Repubblica. L’ingresso è libero.