"Soundcheck": mostra fotografica di Giovanna Mangiante con concerto unplugged
Giovedì 2 febbraio dalle 18.00 al Tiger Spot apre Soundcheck, la mostra di Giovanna Mangiante che porta il pubblico nella vita del musicista attraverso l'arte della fotografia. Soundcheck nasce con l'idea di realizzare un reportage per raccontare un viaggio intorno al mondo dei diversi generi musicali e dei suoi protagonisti, documentato dagli scatti e dalle storie dei musicisti che hanno accompagnato da sempre la vita della fotografa.
Gli scatti raccontano le storie e le sfide di questi artisti, capaci di mettersi in gioco suonando per le strade, nelle piazze e in luoghi inusuali, per esprimere, senza limiti, l'importanza essenziale della musica. Attraverso immagini, suoni e parole, lo spettatore potrà respirare l'aria del musicista, fatta di luoghi, spartiti e storie.
Durante il vernissage di giovedì 2 febbraio dalle ore 18.00, si potrà assistere a un concerto acustico gratuito. Seguirà rinfresco. La mostra sarà visitabile fino al 19 febbraio nella sala espositiva di Tiger Spot, al primo piano di Flying Tiger Copenhagen - in via San Vincenzo 53 a Genova. - Giovanna Mangiante - Nasce a Genova nel 1968. Respira la fotografia ancora prima di imparare a leggere e a scrivere grazie al "mirino fotografico" materno. Dalla madre, Giovanna ha imparato a guardare le cose con un occhio differente, per coglierne un significato oltre all'apparenza. Dopo una educazione classica, un soggiorno negli Stati Uniti, due lauree - una in storia dell'Arte, una in Odontoiatria, e una specializzazione in Ortodonzia che attualmente pratica - negli anni ha saputo trovare spazio nella sua vita per la fotografia sportiva. I risultati sono arrivati subito, anche attraverso la pubblicazione di alcuni suoi scatti sulla rivista "Pallavolo". Giovanna racconta: «Quello che mi interessa cogliere è l'attimo (…) La musica è entrata dirompente nella mia vita. Ho la fortuna di incontrare e conoscere musicisti di ogni genere e mi emoziona sempre la bellezza del loro dono. Così, armata del mio "occhio", ho impresso su carta ogni angolazione possibile, ogni dettaglio. Ho voluto dare così il mio contributo artistico e ho cominciato a creare libri fotografici che raccontano queste storie, per regalarli alle persone che amo».