"Scintille", la storia della Festa della Donna al teatro Cargo
New York, sabato 25 marzo 1911, ore 16,40. Manca un quarto d'ora alla chiusura della fabbrica Triangle Waistshirt Company, produttrice di camicette. Sono al lavoro circa 600 persone, per lo più giovani donne. La maggior parte sa a malapena l'inglese: sono immigrate italiane o dall'Europa dell'Est e rappresentano il principale sostegno economico per le loro famiglie.
Forse è una scintilla scaturita da una delle fioche lampade a gas che illuminano le file di cucitrici, chine sulle loro macchine. In un attimo, all'ottavo piano del grattacielo che ospita la fabbrica, prendono fuoco le camicette appese sopra le teste delle lavoratrici, gli avanzi di tessuto ammucchiati in enormi cumuli negli stanzoni, i rocchetti di filo. Non esiste un'adeguata protezione antincendio. Il fuoco impedisce di fuggire: c'è solo una scala di emergenza, che subito crolla sotto il peso delle operaie. Le porte sono sbarrate: le hanno chiuse i proprietari della fabbrica, per impedire che le lavoratrici escano prima dell'orario stabilito.
La tragedia si svolge in 18 minuti, causando 146 vittime, tutte ragazze. Le operaie dell'ottavo, nono e decimo piano sono imprigionate dalle fiamme, cercano di scappare con il montacarichi che crolla sotto il peso eccessivo dei corpi.
Un gruppo di studenti che assistono alla scena dal grattacielo accanto creano una passerella sul tetto e riescono a salvare molte ragazze, ma la passerelle cede e molte rimangono asfissiate dal fumo. Non rimane che un'unica via d'uscita: saltare giù. La folla urla «Non saltate» ma le alternative sono due: saltare o morire bruciati. Cento metri dalle finestre al marciapiede. Anche se i pompieri hanno teso delle reti per accogliere le fuggitive, l'altezza è tale che la stoffa si rompe. Una cascata di corpi. Ragazze dai cornicioni si lanciano tenendosi per mano. Ragazze in fiamme. Centinaia di corpi sul selciato. Negli anni precedenti le operaie avevano tentato inutilmente di ottenere migliori condizioni di lavoro e sicurezza. Seguiranno una serie di processi, da cui i proprietari della fabbrica usciranno praticamente impuniti.
Ma la scintilla della protesta si è sprigionata da questa terribile vicenda, che diventerà uno dei precedenti storici per la Festa della Donna.
La traduzione francese di questo spettacolo ha ricevuto nel novembre 2014 "Aide à la creation du Centre national du Theatre" di Parigi, e il premio del pubblico del 13esimo Festival Teatrale di Resistenza Premio Museo Cervi.