"La scimmia" di e con Giuliana Musso per il Festival dell'Eccellenza al Femminile alla Sala Mercato
Un essere per metà scimmia e per metà uomo appare sul palcoscenico. È "La Scimmia" di Giuliana Musso, in scena alla Sala Mercato il 23 e 24 novembre per il Festival dell'Eccellenza al Femminile. Un vero fenomeno: un animale che parla, canta e balla. Un buffone, un mostro comico. Racconta la sua storia ad un auditorio di illustri Accademici, all’alta società del pensiero e della scienza. Scimmia libera, unica sopravvissuta di una battuta di caccia e poi ingabbiata e torturata, non può fuggire. Per sopravvivere alla violenza sceglie l’adattamento: imita gli umani che l’hanno catturata, impara ad agire e a ragionare come loro. La scimmia dunque deve dimenticare la vita nella foresta e così imparare il nostro linguaggio. Impara ad ignorare l’esperienza, a pensare senza sentire.
La scimmia è il racconto di Franz Kafka su una strategia di sopravvivenza che prevede la perdita di se stessi e del proprio sentire nel corpo. È la descrizione di un’iniziazione inevitabile alle solite vecchie regole del gioco del patriarcato, che impone la rinuncia all’intelligenza del corpo, al sapere dell’esperienza e dell’emozione. Si tratta di una rinuncia drammatica: senza quella voce interiore, integra e autentica, come si può esprimere l’intelligenza empatica così indispensabile alla sopravvivenza del vivente?