Diritti umani: il rapporto annuale di Amnesty International presentato a Genova
Ad una settimana dalla manifestazione nella quale il giornalista di Repubblica Stefano Origone e? stato ferito da agenti di polizia, arriva a Genova il nuovo Rapporto di Amnesty International, dal titolo: “La situazione dei diritti umani nel mondo: il 2018 e le prospettive per il 2019”.
Ad approfondire queste tematiche saranno Riccardo Noury, Portavoce di Amnesty International Italia e Francesca Bisiani, Responsabile Amnesty International Liguria, mercoledi 29 maggio 2019 alle 17.30 presso i Giardini Luzzati di Genova.
Il volume, pubblicato da Infinito edizioni, ha lo scopo di fornire una visione d'insieme sullo stato di salute del mondo dal punto di vista dei diritti umani.
“La situazione dei diritti umani nel mondo” e? l'evoluzione del tradizionale Rapporto annuale di Amnesty International: ricco di dati ed immagini, e? un riferimento importante per ricercatori, avvocati e giornalisti, cosi come per rappresentanti delle istituzioni ed associazioni. Attraversa regioni geografiche e temi trasversali per immaginare il futuro: i conflitti e il commercio di armi, la liberta? di espressione online e offline, i diritti delle donne e dei migranti.
«Nel volume - spiega Francesca Bisiani, Responsabile di Amnesty International Liguria - viene approfondita la situazione in alcuni Paesi, quelli piu? rappresentativi delle tendenze in atto. Inoltre sono messi in evidenza alcuni dei temi per cui molti diritti riconosciuti nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani sono ancora, per la maggior parte della popolazione del mondo, un obiettivo ancora da raggiungere».
Il volume contiene un approfondimento anche sull'Italia, curato dai ricercatori dell'Ufficio regionale per l'Europa di Amnesty International, Elisa De Pieri e Matteo de Bellis.
Infine, a proposito dei recenti fatti di cronaca accaduti a Genova sopra citati, nei quali e? stato colpito il giornalista di Repubblica Stefano Origone, scambiato dagli agenti di polizia per un manifestante, gli organizzatori dell'evento ricordano che Amnesty International ha in corso una campagna di raccolta firme per chiedere di introdurre codici identificativi alfanumerici sulle divise e sui caschi per gli agenti e i funzionari di polizia impegnati in operazioni di ordine pubblico.
La petizione si puo? firmare online all'indirizzo: https://www.amnesty.it/appelli/inserire-subito-i-codici-identificativi/