"In cui tu sorridevi e non guardavi", il racconto di un attore-fotografo a La Claque
Lo spettacolo, scritto da Gianni Ansaldi e Giuliano Galletta, è un viaggio racconto, ironico e sentimentale, in cui Ansaldi (affiancato sul palco da Lisa Galantini e dal pianista Marco Spiccio) mette a frutto la sua doppia identità di fotografo e attore per riflettere a voce alta sulla sua idea di ritratto fotografico a partire dai grandi maestri della fotografia, da Nadar a Cartier-Bresson, da Newman a Sieff, ma anche a coloro che alla fotografia hanno pensato, da Baudelaire a Barthes.
«Parlo in modo divertente e appassionato - spiega Ansaldi - non soltanto dello scatto in sé, che potrebbe interessare solo agli appassionati del genere, ma di ciò che è accaduto nei momenti precedenti ad esso, all'approccio psicologico dei due protagonisti di quel momento che rimarrà per sempre». Ma lo spettacolo dà voce non solo al fotografo ma anche ai fotografati, attraverso frammenti dalle loro opere, citazioni, interviste, fra i tanti che Ansaldi ha ritratto nella sua ormai lunga carriera: da Ceronetti a Sanguineti, da Don Gallo a Baget Bozzo, da Gianni Morandi a Elisabetta Canalis. È una miscela di esperienze, boutade, "palate di cultura", brani divertenti, scenette, agudezas e anche buona musica grazie al bravo pianista presente in scena. Fil rouge di tutto questo è il ritratto in fotografia. «Il pubblico è parte attiva della serata - dice Ansaldi - grazie a un piccolo set fotografico allestito sul palco. Gli spettatori sono sempre invitati a portare la macchina fotografica».