"Platero y yo" al Teatro Duse
Dal 2 al 6 ottobre 2019 arriva al Teatro Duse "Platero y yo".
All’origine c’è la calda, vibrante scrittura di Juan Ramón Jiménez, poeta premio Nobel del 1956, una delle voci più alte – assieme a Lorca, Unamuno, Ortega y Gasset, Alberti, Machado, Salinas… – della letteratura spagnola. E c’è, in particolare, un poema che racconta di un piccolo asinello soffice e soave, che accompagna l’autore stesso per le strade del suo paese natale, Moguer, in Andalusia. Tra realtà e fantasia, il legame di amicizia è così forte che Jiménez legge le vicende della sua vita e del mondo attraverso gli occhi e i sentimenti del suo amico asino, trasformando il monologo in un dibattito ad una voce ma a più pensieri. Ecco "Platero y yo": sul filo dei ricordi, forse la riscoperta della leggerezza dell’infanzia, della libertà ingenua e genuina che si dimentica crescendo.
Favola soave come il suo protagonista, scritta per gli adulti cui parla come “bambini cresciuti troppo in fretta”, "Platero y yo" risuonò anni dopo nell’immaginazione del compositore Mario Castelnuovo-Tedesco che, nel 1960, ne mise in musica ventotto capitoli, scelti tra i più belli e significativi, creando un’opera per voce narrante e chitarra di estrema complessità e splendida leggerezza. L’incontro tra letteratura poetica e musica letteraria per un piccolo-grande capolavoro teatrale del Novecento.
Ugo Dighero, attore dalla cifra intensa e sulfurea, insieme all’amico chitarrista Christian Lavernier, riprende quel testo, ne fa una nuova drammaturgia, scegliendo a sua volta diciassette capitoli, e strutturandoli in una veste dove voce e chitarra si muovono all’unisono, dando vita a un gioco armonico che apre a nuove immaginifiche letture del testo. Una fiaba filosofica che parla “anche” ai bambini, dove le doti espressive di Ugo Dighero vedono il massimo campo d’azione, tra parole e musica.