Presentazione del restauro dell'oratorio dei SS. Nazario e Celso
Giovedì 16 marzo alle 15 presso il Museo Diocesano di Genova si svolgerà la presentazione dei primi due lotti dei lavori di restauro promossi dalla Confraternita dei Santi Nazario e Celso per il proprio Oratorio di Multedo.
Grazie ai contributi ottenuti dalla CEI Conferenza Episcopale Italiana, dalla Compagnia San Paolo di Torino e dalla Fondazione Carige, la Confraternita, impegnando tutte le proprie risorse e le offerte raccolte tra i fedeli multedesi, ha portato a compimento il primo lotto di interventi riguardante il consolidamento statico delle fondamenta della parete meridionale dell'Oratorio, la volta e l'extradosso della navata, nonché l'arco trionfale. Il lavoro è continuato l'anno successivo: durante il 2016 con fondi ministeriali la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e le province di Imperia, La Spezia, Savona ha realizzato il consolidamento della volta e il restauro artistico dell'abside, mentre la Confraternita ha provveduto al rifacimento della copertura esterna e della struttura lignea portante del tetto dell'abside. La Confraternita ha voluto organizzare questo appuntamento per presentare i lavori di restauro e ringraziare gli Enti che hanno contribuito ai lavori per il recupero di questo antico oratorio. In questo contesto, la descrizione dei lavori eseguiti sia da un punto di vista architettonico che sui beni mobili, è una testimonianza di un lavoro collettivo che ha visto la confraternita al centro di questo complesso intervento.
L'oratorio, affrescato all'interno da un ciclo dedicato alle vicende dei Santi Nazario e Celso da parte di Lazzaro Tavarone, è stato dichiarato di interesse storico-artistico, e ritenuto particolarmente importante in quanto "rappresenta per il suo ricco apparato decorativo della prima metà del Seicento uno straordinario esempio di edificio di culto della tradizione costruttiva ligure, non solo testimonianza della vita religiosa della comunità di Multedo, ma anche della tradizione genovese delle Confraternite". Al termine della presentazione dei lavori saranno presentati alcuni preziosi apparati tessili della Confraternita, tra cui le cappe processionali settecentesche, temporaneamente esposte nel museo, comprese dei ricchi tabarri e della mazze processionali in argento che erano state acquistate nell'Ottocento dalla Confraternita di San Giacomo delle Fucine, e rappresentano un raro esempio del fasto di questi apparati cerimoniali.
Durante l'incontro sarà inoltre esposto il prossimo intervento di restauro della piccola pala raffigurante la Deposizione di Cristo (ora al Museo Diocesano) che Pietro Francesco Sacchi aveva realizzato insieme alla versione più grande dello stesso soggetto - attualmente collocata nella chiesa di Santa Maria di Monte Oliveto di Multedo -, nel 1527. L'intervento di restauro sulla piccola Deposizione è stato reso possibile dal contributo del Lions Club Pegli. .