Due volte quaranta: la mostra di Tonino Conte al Ducale
Si apre venerdì 29 maggio 2015 a Genova, a Palazzo Ducale, nell’articolato spazio della Loggia degli Abati, una mostra sull’opera di Tonino Conte. (la mostra è aperta dal martedì alla domenica dalle 15 alle 20 – lunedì chiuso – ingresso libero)
Per festeggiare l’ottantesimo compleanno – è nato a Napoli nel 1935 – del fondatore della Tosse, regista e scrittore, artista visivo e visionario, la Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse presenta un percorso espositivo – a cura di Danièle Sulewic - con fotografie, bozzetti, manifesti, scenografie, collage, memorabilia, reperti di vita vissuta, immagini e testimonianze visive di straordinarie esperienze sulla scena.
La mostra vuole essere “un omaggio all’immaginario poetico di Tonino Conte: complesso ma non complicato, semplice ma non facile, popolare ma non banale”.
L’immagine-simbolo della mostra, un ritratto del pittore Flavio Costantini, si presenta come un coloratissimo rebus, che cita le passioni dell’artista: dall’amatissimo Pinocchio al Sandokan al cui testo lavorò insieme ad Aldo Trionfo, al vaso istoriato dall’antica Grecia, il paese di Eschilo, Aristofane, Euripide, Luciano. Il posto d’onore nell’immagine è riservato all’Ubu Re, lo spettacolo con cui Tonino Conte iniziò nel 1968 il lavoro di regista e il sodalizio di una vita con il grande scenografo Emanuele Luzzati, promotore con lui dell’avventura del Teatro della Tosse, di cui il pancione rosso del personaggio di Jarry è diventato il formidabile, iconico logo.
L’esposizione, tra reperti di vita vissuta, di un’infanzia semplice e di una giovinezza difficile e incerta del proprio destino, vuole, nelle intenzioni della Fondazione Luzzati -Teatro della Tosse che l’ha promossa e nel disegno della curatrice Danièle Sulewic, raccontare una percorso artistico che va anche oltre – e prima – dell’opera di una vita – l’aver dato inizio a un teatro, la Tosse, che continua con il suo segno originale ad avere un ruolo di prima grandezza nella scena italiana – sulle tracce di un artista sempre indipendente, libero, amato o detestato per la sua verve polemica. Vengono evidenziati anche altri aspetti della creatività del regista: dove i collage rappresentano il lato sognante e surreale, mentre la scrittura e la regia degli spettacoli ne evidenziano lo spirito ironico o spietatamente realista.
Tra fine maggio e il mese di giugno intorno al patafisico compleanno altri appuntamenti attorno al personaggio Tonino Conte.
Sabato 13 giugno – data del genetliaco – verrà offerto al pubblico alle ore 19,00, nel Cortile Maggiore di Palazzo Ducale, un evento unico, un concerto-spettacolo, nell’ambito del 17° Festival Internazionale della Poesia, dal titolo – anch’esso in forma di rebus – Il Teatro è più complicato di una motocicletta. Musica e teatro si mescoleranno in un radiodramma in diretta, condotto da Pietro Fabbri e interpretato da Enrico Campanati, Lisa Galantini, le cantanti e attrici Flavia Barbacetto e Giua e il quartetto d’archi Gnu Quartet che eseguirà le musiche più suggestive degli spettacoli di Tonino Conte, firmate da Gian Piero Alloisio, Bruno Coli, Ivano Fossati, Nicola Piovani e Oscar Prudente.
A partire da sabato 13 giugno dalle ore 18,30 sarà anche possibile visitare, in salita Pollaiuoli, la mostra La Giostra del Teatro allestita alla Galleria Il Vicolo.
Nell’esposizione si potranno vedere opere rare e meno conosciute di Emanuele Luzzati e realizzazioni inedite di Santuzza Calì, due tra gli scenografi che hanno maggiormente condiviso con il regista – qui presente con alcuni collage - quel gusto del gioco che ne ha caratterizzato l’avventura sulla scena. Le opere esposte saranno tutte in vendita.
Nella giornata inaugurale uscirà infine - per i tipi dell’Editore Il Canneto - un libro di racconti inediti di Tonino Conte, dal titolo Qui ci vorrebbe un regista! che sarà presentato nel periodo dell’esposizione.
Gli appuntamenti di maggio e giugno daranno il là alle iniziative per celebrare il compleanno n. 40 del Teatro della Tosse, nato il 5 ottobre 1975, in un teatrino di poco più di 100 posti nell’antica Salita della Tosse così ricordata dai versi di Giorgio Caproni,