"Maledetti Architetti": due giorni di visite guidate gratuite, musica e performance artistiche a Genova
Il 13 e 14 novembre 2021 a Genova arriva "Maledetti Architetti - Genova e l'architettura del '900: un secolo di amore e odio". Si tratta di un ciclo di visite guidate, eventi ed esplorazioni urbane gratuite che ha l’obiettivo di portare alla luce il patrimonio architettonico del novecento genovese.
Per prenotare clicca qui
Un weekend e otto location per un racconto organico che – grazie a una squadra di cultori della materia, artisti e performer – porterà alla luce peculiarità, segreti, bellezze, storie e storia di un vasto repertorio di edifici firmati da progettisti di prima grandezza.
Perché "maledetti"? Il nome di questo evento, organizzato da Comune di Genova e Fondazione Ordine Architetti Genova, prende scherzosamente spunto dal pamphlet di Tom Wolfe e descrive bene l’approccio dei genovesi verso la produzione architettonica del ventesimo secolo: un rapporto spesso conflittuale, fatto di incomprensioni, insofferenza, polemiche e rancori.
Una relazione difficile, un secolo di amore e odio, che è giunto il momento di conoscere e comprendere fino in fondo.
Ecco cosa sarà possibile visitare:
Torre San Vincenzo
Melchiorre Bega, Piero Gambacciani, Attilio Viziano (1964-69)
Negli anni Sessanta, a Genova, non solo si produce acciaio in gran quantità, ma lo si impiega in edilizia. Melchiorre Bega, Piero Gambacciani e Attilio Viziano si trovano a condividere il progetto del primo grattacielo italiano in struttura interamente metallica, destinato ad accogliere la sede ligure della SIP e a cambiare irreversibilmente lo skyline della città.
Le visite avranno i seguenti orari: h.10 – h.11 – h.12 – h.14.30 – h. 15.30 – h. 16.30 – h. 17.30
Evento inside: mostra gigantografie architetture primo novecento genovese – Proiezione filmati storici (In collaborazione con la Fondazione Ansaldo).
PRENOTAZIONI DAL 4 DI NOVEMBRE
Castello Mackenzie
Gino Coppedé (1897-1902)
Opera prima di Gino Coppedé, l’esclusiva dimora sorge nel 1902 sulle alture di Genova. Esuberante di richiami ad un Medioevo d’invenzione, segna l’esordio dirompente di un modo nuovo di concepire la residenza. Sebbene il committente dell’opera Evan Mackenzie, magnate delle assicurazioni, condivida con Gino Coppedé un’origine non genovese, l’immaginario medioevale che realizzano diverrà il segno della nuova élite cittadina.
Evento inside: violinista si esibisce di fronte alle grotte del castello, musiche del ‘900.
È compreso nella visita il servizio navetta. Si raccomanda la massima puntualità. In caso di ritardo, la location dovrà essere raggiunta autonomamente
PRENOTAZIONI DAL 4 DI NOVEMBRE
Teatro Carlo Felice
Aldo Rossi, Ignazio Gardella, Fabio Reinhart, Angelo Sibilla (1984-91)
Nel 1828, con l’inaugurazione del primo Teatro Carlo Felice, progettato da Carlo Barabino, si apriva l’età del rinnovamento urbano ottocentesco di Genova. Successivamente il nuovo teatro, venne inaugurato nel 1991, ed è ancor oggi uno degli esempi più significativi dell’architettura italiana a cavallo tra gli anni ’80 e ’90.
Le visite avranno i seguenti orari: h.10 – h.11 – h.12 – h.14.30 – h. 15.30 – h. 16.30 – h. 17.30
PRENOTAZIONI DAL 4 DI NOVEMBRE
Ina-Casa Forte Quezzi, il "Biscione"
Luigi Carlo Daneri, Eugenio Fuselli (1956-1968)
Cinque nastri scenografici e severi arginano e incoronano l’espansione della città. Daneri e Fuselli progettano un frammento urbano talmente iconico da guadagnarsi il soprannome (bonario e insofferente) di “Biscione”. A cinquant’anni di distanza, il “Biscione” mostra ancora la complessità architettonica dell’incontro, e dello scontro, di istanze politiche, geografiche, intellettuali e, non ultimo, estetiche.
Evento inside: esibizione street art e street dance/music in via Fea.
È compreso nella visita il servizio navetta. Consulta qui le info. Si raccomanda la massima puntualità. In caso di ritardo, la location dovrà essere raggiunta autonomamente
PRENOTAZIONI DAL 4 DI NOVEMBRE
Casa del Mutilato
Eugenio Fuselli (1937-1938)
Negli anni Trenta il culto del “Milite Ignoto” diventa uno dei temi cardine su cui si imposta la retorica fascista e le città italiane si costellano di sacrari per i morti della Prima Guerra Mondiale. La Casa del Mutilato di Fuselli si colloca in questo panorama di riferimento, utilizzando alcuni dei simboli tipici della “liturgia” della commemorazione, ma rielaborando completamente il tema, restituendo un edificio tragico che, nella sua moderna monumentalità fatta di linee severe, volumi puri e garbati innesti di opere d’arte, si tiene alla larga da una certa prosopopea di regime.
Le visite avranno i seguenti orari: h.10 – h.11 – h.12 – h.14.30 – h. 15.30 – h. 16.30 – h. 17.30
Evento inside: quattro fiati band si esibisce sulla gradinata antistante nell’inno italiano e altre musiche patriottiche.
PRENOTAZIONI DAL 4 DI NOVEMBRE
Palazzo della Nuova Borsa
Dario Carbone, Adolfo Coppedé (1907-12)
All’alba del Novecento la Borsa di Genova è la più importante d’Italia e decide di dotarsi di una nuova prestigiosa sede, in sostituzione dell’ormai angusta Loggia di Banchi. Dall’investimento del colosso immobiliare “Aedes” nasce un imponente edificio che è al contempo testa di Via XX Settembre e fondale di Piazza De Ferrari. Un organismo complesso in cui convivono l’eclettismo parigino della facciata di Dario Carbone, il decorativismo sfrenato degli interni di Adolfo Coppedé e l’azzardo tecnologico del calcestruzzo armato Hennebique.
Le visite avranno i seguenti orari: h.10 – h.11 – h.12 – h.14.30 – h. 15.30 – h. 16.30 – h. 17.30
Evento inside: lettura poesie nella cupola sul tetto dell’edificio.
PRENOTAZIONI DAL 4 DI NOVEMBRE
Facoltà di Architettura
Ignazio Gardella e Luciano Grossi Bianchi (1977-92)
La nuova Facoltà di Architettura sulla collina di San Silvestro è un caso da manuale di “rigenerazione urbana”. Ha infatti invertito la progressiva emarginazione che interessava l’area sin dal Medioevo innescando un’estesa riqualificazione. Determinanti in questa felice operazione sono state le oculate scelte funzionali, la ricostruzione della forma urbana, la ricucitura di percorsi pubblici, l’equilibrio architettonico tra modernità e tradizione.
Le visite avranno i seguenti orari: h.10 – h.11 – h.12 – h.14.30 – h. 15.30 – h. 16.30 – h. 17.30
Evento inside: due attori leggono nei due giardini pensili pezzi tratti dal libro “Città invisibili” di Italo Calvino e poesie dedicate a città del mondo.
PRENOTAZIONI DAL 4 DI NOVEMBRE
Palazzo Tursi-Albini
Franco Albini e Franca Helg (1950-63)
Nel 1926, con l’istituzione della “Grande Genova”, la sede comunale di Palazzo Tursi si rivela palesemente sottodimensionata. Nel dopoguerra viene approvato il suo ampliamento sul retro: il nuovo edificio, progettato da Franco Albini e Franca Helg, è tanto esteso a livello di cubatura quanto contenuto nell’impatto generale, riuscendo sia ad adattarsi al rilievo collinare sia a relazionarsi col sistema di
giardini pensili dei vicini palazzi di Via Garibaldi.
Le visite avranno i seguenti orari: h.10 – h.11 – h.12 – h.14.30 – h. 15.30 – h. 16.30 – h. 17.30
Evento inside: in Sala Rossa, sede del Consiglio Comunale, dallo scranno un attore recita il discorso di Renzo Piano fatto all’inaugurazione del Ponte San Giorgio.
PRENOTAZIONI DAL 4 DI NOVEMBRE
Genovacity: opera in tre atti
Come Ponticello, Piccapietra e Madre di Dio divennero Piazza Dante, Via XII Ottobre e il Centro dei Liguri: lo scopriremo nel corso di un tour attraverso i tre principali scenari del sogno novecentesco di dotare Genova di un nuovo centro urbano.
Tracciare un asse perpendicolare a Via Venti per collegare Corvetto e la Marina rimane ancor oggi una vicenda complessa e contraddittoria, che è giunta fino a noi dopo grandi aspettative, drastici ripensamenti e amare delusioni.
Partendo da Piazza Sarzano, cerniera fra due modi antitetici di approcciare la città antica da parte del Novecento, avvicineremo con occhio critico ma non polemico il Centro dei Liguri, frammento di brutalismo londinese ai piedi di Carignano, per poi affrontare la “Manhattan littoria” di Piazza Dante, figlia degli slanci bauhaus di Giulio Zappa smorzati dall’inevitabile regia piacentiniana, e raggiungere infine Piccapietra, una San Babila genovese la cui vitalità negli anni Sessanta ci viene ricordata dalle gallerie commerciali un tempo gremite di negozi.
PRENOTAZIONI DAL 4 DI NOVEMBRE
Genova rimasta sulla carta
In concomitanza con “Maledetti Architetti” Wolfsoniana, Centro DocSAI e Fondazione Labò si apriranno alla cittadinanza per esporre alcuni pezzi delle proprie collezioni legati dal denominatore comune di rappresentare proposte rimaste sulla carta, vuoi perché successivamente rielaborate, vuoi perché completamente abbandonate.
I visitatori potranno ammirare, tra le altre cose: le prime proposte di sistemazione dell’area tra Brignole e la Foce a cura di Cannovale e Piacentini; i progetti di Coppedè per il taglio del promontorio di San Benigno; le diverse tappe, da Rigotti ad Albini, della vicenda del mai realizzato Palazzo delle Arti all’Acquasola; infine le immancabili suggestioni di Renzo Picasso per una Manhattan al di qua dell’Atlantico.
Visite guidate DocSAI (a cura di Andreana Serra)
Tour gratuito a prenotazione obbligatoria di massimo 18 iscritti per volta. 2 turni al giorno, il primo alle 15,00 e il secondo alle 16,30.
Wolfsoniana
Opere esposte presso casa Luzzati al piano terra del Palazzo Ducale. Ingresso libero, orario 10,00-19,00.
Fondazione Labò
Visite dalle h.10.00 alle h.19.00. Ingresso libero con green pass (salvo assembramenti interni).
PRENOTAZIONI DAL 4 DI NOVEMBRE