"La Voce e Il Tempo": l'evento finale
La stagione La Voce e Il Tempo - sostenuta da Compagnia di San Paolo, Regione Liguria, Comune di Genova e Fondazione De Mari (per la parte savonese), chiude la sua V edizione con un doppio appuntamento a Genova e a Savona.
Il trio formato da Peppe Frana (liuto e chitarrino), Silvia De Rosso (viella) e Paola Cialdella (voce), propone come concerto finale il secondo capitolo di "Il suono dipinto" - un progetto work in progress inaugurato con la realizzazione durante il lockdown di un documento filmato nell‘ambito della mostra dedicata a Michelangelo a Palazzo Ducale di Genova - e offre all’uditorio un florilegio di composizioni vocali di delicata poesia che si affiancano a brani strumentali intavolati e danze, provenienti da Codici manoscritti, che talvolta già parlano attraverso la loro forma.
Nel programma spiccano autori centrali nella storia della musica del Tre/Quattrocento: Johannes Ciconia, forse il primo ad intraprendere il cosiddetto Viaggio in Italia dalle Fiandre (resterà nel nostro Paese sino alla morte passando da Roma, al servizio di Papa Bonifacio IX, a Milano e infine a Padova), Guillaume de Machaut, Guillame Dufay – (la cui opera si fece sintesi del Medioevo e transizione al Rinascimento), Anonimi da Codex Faenza e Canzoniere Cordiforme.
La nuova formazione, composta da tre musicisti poliedrici accomunati dalla passione per la ricerca musicale, è guidata dal grande specialista del repertorio medievale Peppe Frana, apprezzato virtuoso di liuto e oud (tra le sue collaborazioni anche Vinicio Capossela). La voce è quella di Paola Cialdella, direttrice artistica insieme a Vera Marenco della stagione La Voce e il tempo, un'artista che ha partecipato a festival e incisioni discografiche in tutta Europa, con un vasto repertorio tra musica antica e contemporanea. Alla viella, il talento versatile di Silvia De Rosso.
Gli strumenti presentati in concerto sono un chitarrino ricostruito dall' opera "Paradiso" (1375-78) di Giusto De' Menabuoi, affresco del Battistero della Cattedrale di Padova; la ricostruzione di un liuto dal dipinto "Trittico della Famiglia Sedano" di Gerard David (1495), conservato al Musée du Louvre a Parigi; e una viella tratta dal dipinto "Madonna con il Bambino e Angeli musicanti" di Benedetto Bonfigli (1467/68) Galleria Nazionale dell‘Umbria.