"In situ - Rêverie del XXI secolo" al teatro Modena per il G8 Project
Per il ciclo G8 Project del Teatro Nazionale di Genova, dal 10 al 17 ottobre 2021 va in scena al teatro Modena "In situ - Rêverie del XXI secolo" di Nathalie Fillion.
In un teatro in preda a venti e forze marine, tra porte che sbattono di continuo, sbarca Cristoforo Colombo. Nello stesso luogo Sandra, attrice sulla cinquantina preda di insicurezze e scoppi d’ira, confida i suoi sogni tumultuosi a Thaïs, l’analista che non riesce mai a finire di pagare. Il figlio ventenne di Sandra, Luca, affronta con calma la tempesta: sa che riapproderà sulla terra.
Tornato a Genova nel 2021 da un tempo lontano, Cristoforo Colombo posa uno sguardo stupito e sagace su quello che è il nostro mondo. Lui, che ne aveva predetto la fine nel 1642, deve in effetti ammettere di essersi sbagliato. Dopo tutto, si era sbagliato anche di continente. Ma se la fine del mondo non ha avuto luogo, esiste un altro mondo? O come urla Sandra nei suoi incubi, non c’è un altro mondo ed è ben in questo che siamo chiamati a inventare, ancora e per sempre, la nostra umanità?
Autrice, regista e attrice teatrale, Nathalie Fillion è una delle drammaturghe più attive sulla scena francese. I suoi testi sono stati allestiti in Francia e all’estero a partire da Alex Legrand, che nel 2004 l’ha portata all’attenzione di pubblico e critica, per proseguire con spettacoli come À l’Ouest, Sacré Printemps, in tour dal 2013, Leçon de choses, Plus grand que moi, presentato al Festival di Avignone nel 2017, Les Descendants, commissionato dalla Comédie Française e allestito anche a Roma (e mandato in onda da Rai 3). Tradotte in diverse lingue, le sue opere sono state rappresentate anche in Gran Bretagna, in Canada, negli Stati Uniti e in Germania. Ha firmato il libretto di Lady Godiva, Opéra per un flipper, prodotta dall’Opéra de La Bastille. È artista residente a La Chartreuse – Centre national des écritures du spectacle e fa parte del progetto “Fabulamundi Playwriting Europe”. Nel 2016 è stata nominata Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres dal Ministero della Cultura francese.