"Humans": al Carlo Felice il concerto per Sant'Egidio con John Axelrod e Andrea Lucchesini
Le note del Misericordias Domini KV 222 e del Kyrie in re minore KV 341 di Wolfgang Amadeus Mozart, del Concerto per pianoforte n.4 in sol maggiore op. 58 di Ludwig van Beethoven e della Sinfonia n. 2 in do maggiore op. 61 di Robert Schumann risuoneranno al Teatro Carlo Felice di Genova venerdì 4 marzo 2022 alle ore 20, nel concerto dell’Orchestra e Coro del Teatro Carlo Felice diretti da John Axelrod, con al pianoforte Andrea Lucchesini, a favore dei Corridoi Umanitari per profughi, progettopilota realizzato dalla Comunità di Sant’Egidio con la Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, la Tavola Valdese, la Cei-Caritas e il Governo italiano, completamente autofinanziato, finalizzato a favorire l’accesso e l’integrazione in Italia delle persone in fuga dalle zone di guerra. Il ricavato del concerto, realizzato con il sostegno della Fondazione Teatro Carlo Felice sarà devoluto alla Comunità di Sant’Egidio a sostegno dell’iniziativa.
Il programma musicale della serata sarà improntato alla nobile dolcezza, all’intimismo luminoso, “colmo di amore per l’umanità e del desiderio di bene operare” – come scriveva Beethoven nel testamento di Heiligenstadt - del Quarto concerto per pianoforte di Beethoven (1808), in cui riecheggiano spunti tematici condivisi anche dalla Quinta Sinfonia e dall’aria di Leonora in Fidelio, opere coeve, cui si accosta la Seconda sinfonia di Schumann, forse la più “beethoveniana”, sebbene al contempo già proiettata sul piano formale verso le future evoluzioni romantiche del poema sinfonico. A queste si intreccerà la sacralità di due composizioni mozartiane: il Misericordias Domini KV 222, composto probabilmente a Monaco nel 1775, su di un motivo dal Benedixisti Domine di Johann Ernst Eberlein, dove Mozart fonde la polifonia e la forza espressiva d’avvincenti progressioni armoniche in un lavoro dai potenti contrasti e il Kyrie in re minore KV 341, scritto tra il 1780-1781 e forse parte di una più ampia messa che, si presume dall’analisi della struttura e dalla strumentazione del brano, Mozart potesse avere in mente mentre consegnava alla storia le pagine di Idomeneo.
I corridoi umanitari sono finalizzati evitare i viaggi con i barconi nel Mediterraneo, che hanno già provocato un numero altissimo di morti, tra cui molti bambini, impedire lo sfruttamento dei trafficanti di uomini che fanno affari con chi fugge dalle guerre, concedere a persone in condizioni di vulnerabilità (ad esempio, oltre a vittime di persecuzioni, torture e violenze, famiglie con bambini, anziani, malati, persone con disabilità) un ingresso legale sul territorio italiano con visto umanitario e la possibilità di presentare successivamente domanda di asilo. Un modo sicuro per tutti, perché il rilascio dei visti umanitari prevede i necessari controlli da parte delle autorità italiane. Arrivati in Italia, i profughi sono accolti a spese delle associazioni partner in strutture o case, che si impegnano a insegnare loro l'italiano, iscrivono a scuola i loro bambini, e li aiutano nella ricerca di un lavoro per favorirne l’integrazione nel nostro paese. Da febbraio 2016 a oggi sono già arrivate più di 4.300 persone, tra siriani in fuga dalla guerra e rifugiati dal Corno d'Africa e dalla Grecia.
Le associazioni inviano nei paesi interessati dal progetto dei volontari, che prendono contatti diretti con i rifugiati, predispongono una lista di potenziali beneficiari da trasmettere alle autorità consolari italiane, che dopo il controllo da parte del Ministero dell'Interno rilasciano dei visti umanitari con Validità Territoriale Limitata, validi dunque solo per l'Italia. Una volta arrivati in Italia legalmente e in sicurezza, i profughi possono presentare domanda di asilo.