"Ho perso il filo" con Angela Finocchiaro al teatro Ivo Chiesa
Una interprete molto amata dal pubblico come Angela Finocchiaro non esita a mettersi in gioco in una commedia che è anche danza, gioco, festa: "Ho perso il filo" va in scena al teatro Ivo Chiesa dal 17 al 20 marzo 2022. Attraversando sapientemente linguaggi espressivi mai affrontati prima, una Finocchiaro inedita, con la sua stralunata comicità, dà vita a un’avventura straordinaria, emozionante e divertente: quella di un’eroina pasticciona e anticonvenzionale che parte per un viaggio, si perde, tentenna ma poi combatte fino all’ultimo il suo spaventoso Minotauro.
Angela Finocchiaro si presenta in scena come un’attrice stufa dei soliti ruoli: oggi sarà Teseo, il mitico eroe che si infila nei meandri del Labirinto per combattere il terribile Minotauro. Affida agli spettatori un gomitolo enorme da cui dipende la sua vita e parte. Una volta entrata nel Labirinto, però, niente va come previsto. Viene assalita da strane creature – un misto tra acrobati, danzatori e spiriti dispettosi – che tagliano il filo che le assicurava la via del ritorno. La protagonista scopre dunque di essere finita in un luogo magico ed eccentrico, un Labirinto, che si esprime con scritte e disegni e che le lancia un gioco, allegro e crudele per farle ritrovare il filo. Passo dopo passo, superando trabocchetti e prove di coraggio, Angela viene costretta a svelare ansie, paure, ipocrisie che sono sue come del mondo di oggi e a riscoprire il senso di parole come coraggio e altruismo.
Lo spettacolo vive del rapporto tra le parole comiche di un personaggio contemporaneo e la fisicità acrobatica, primitiva, arcaica delle creature del Labirinto che agiscono, danzano, lottano con Angela provocandola come una gang di ragazzi di strada imprevedibili, spietati e seducenti (gli straordinari danzatori guidati dall’inventiva di Hervé Koubi, talentuoso e affermato coreografo della scena internazionale) per andare verso un finale inatteso che si trasforma in una festa collettiva coinvolgente e liberatoria.