La valle dell’acqua viva: il monte di Portofino e i suoi mulini
Antiche pietre che parlano di remote storie: l’ombroso Fosso dell’Acqua Viva non solo racchiude uno degli ecosistemi meglio preservati del Parco di Portofino, ma diventa anche un laboratorio all’aperto per la conservazione dell'identità culturale della comunità che operava al suo interno. L’itinerario è di grande interesse storico–ambientale, per la presenza delle rovine di una ventina di mulini ancora oggi disposti lungo il breve corso dell’Acqua Viva. La Guida Ambientale evidenzierà le curiosità storiche, culturali e naturalistiche del luogo.
Il 15 maggio è la Giornata Internazionale delle Famiglie, istituita dalle Nazioni Unite (ONU) nel 1994. Per l’occasione verrà applicata la tariffa ridotta a 8 euro per i ragazzi di età inferiore ai 13 anni.
I posti sono limitati e la prenotazione è obbligatoria: bisogna scrivere all’indirizzo mail escursionismoliguria@gmail.com oppure numero WhatsApp 342.9963552 specificando i seguenti dati: nome, cognome, numero di cellulare, codice fiscale e residenza, indirizzo mail.
Presentazione
di Enrico Bottino - Trekking promoter
Il Promontorio di Portofino più interessante non è quello proclamato, non è sinonimo di eleganza e dolce vita, di raffinati borghi emblema del turismo nel Mediterraneo. Il vero promontorio è quello discreto e riservato, lento a schiudersi tra la vegetazione di una vallecola nascosta, ai margini della notorietà, in una sorta di interregno che pochi sanno, un luogo di solitudine dove trovare nella pietra dei mulini la biblioteca del sapere antico, dove la chiusa voce dei racconti popolari è di passata memoria. È il Fosso dell’Acqua Viva, meglio conosciuto come Valle dei Mulini, perché nei 23 frantoi – dei 35 censiti nel Settecento – trova la sua matrice primordiale. I mulini, oggi simbolo di immobilismo e abbandono, fino a inizio Novecento cadenzavano la vita quotidiana della gente. I prodotti da macinare arrivavano via mare, poi da Paraggi viaggiavano a dorso di mulo lungo una vallecola fresca, ombrosa e umida; ad attenderli c’erano i tanti mulini che servivano tutto il comprensorio del Tigullio.
A distanza di secoli, lo stesso itinerario viene seguito dagli escursionisti per individuare nel folto vegetazione le macine che dal XIII secolo a metà Novecento consentivano l’estrazione delle farine, dell’olio, del tannino. Solo uno di questi frantoi è stato salvato dall’incuria del tempo: il Mulino del Gassetta, restaurato dall’Ente Parco per farlo diventare motivo di conoscenza del territorio e punto di ristoro. Ma la Valle dell’Acqua Viva è prodiga anche di altre sorprese: succede ad esempio di scorgere nell’acqua anfibi importanti, come il rospo comune, la raganella mediterranea, il tritone punteggiato, la rara salamandrina dagli occhiali, la rana rossa dalmatina e quella italica. Per gli appassionati di felici si segnala la felce Florida, la Lingua di cervo e Pteride di Creta.
Superato il Mulino del Gassetta, in località Crocetta il castagno diventa la pianta predominante del versante a solatio del Monte Pollone, dove sgorgano le acque di numerose sorgenti che grazie ad un complesso sistema di canalizzazione attivavano le ruote dei mulini. Camminando a mezza costa, guadato il rio dell’Acqua Morta ci si innesta sul Sentiero degli Animali, un circuito appena nato, realizzato dall’Ente Parco. Perdendo quota nel bosco, si segue parte di questo tracciato, Wild life trail, incontrando alcune delle 14 sculture in legno che rappresentano gli animali presenti nell’area protetta. Oltrepassati alcuni dissuasori per cinghiali, si giunge alla Cappelletta delle Gave, per poi scendere all’insenatura di Paraggi, seguendo una ripida pista prima acciottolata, poi scalinata. Una escursione guidata che vuole far conoscere e tramandare alle future generazioni un ambiente inalterato e una cultura sempre viva.
L’itinerario vede la partecipazione di una Guida Ambientale ed Escursionistica, figura professionale che ha il compito principale di accompagnare il gruppo illustrando loro le caratteristiche culturali, ambientali, morfologiche e paesaggistiche dell'area visitata.
Dati tecnici e logistici
Data: domenica 15 maggio
Tipologia itinerario: percorso escursionistico ad anello fruibile con il treno
Quota di partecipazione: 15 euro. La quota comprende l’organizzazione tecnica e l’accompagnamento della Guida Ambientale ed Escursionistica. La quota non comprende l’assicurazione, il viaggio, pranzo al sacco
Attenzione: in occasione della Giornata Internazionale delle Famiglie applicheremo la tariffa ridotta a 8 euro per i ragazzi di età inferiore ai 13 anni, i bambini di età inferiore agli 8 anni saranno invece nostri ospiti.
Iscrizione obbligatoria. I posti sono limitati e la prenotazione è obbligatoria: bisogna scrivere all’indirizzo mail escursionismoliguria@gmail.com oppure numero WhatsApp 342.9963552 specificando i seguenti dati: nome, cognome, numero di cellulare, codice fiscale e residenza, indirizzo mail.
Appuntamento ore 10:00 alla stazione FS di Santa Margherita Ligure. Giungere in orario perché poi per arrivare a Paraggi prenderemo la corriera nr 82 dalla stazione ferroviaria di Santa Margherita Ligure.
Rientro in stazione a Santa Margherita Ligure previsto per le 17 circa.
Pranzo al sacco
Difficoltà: Media (scala difficoltà del Club Alpino Italiano: E = Escursionistica). Sono richieste calzature ed equipaggiamento adeguati.
Dislivello: + - 500 metri circa
Durata della camminata: 4 ore circa, non comprensive delle soste con le spiegazioni delle Guide, pranzo al sacco
Equipaggiamento consigliato: abbigliamento da trekking e scarponi.