Alla ricerca del foliage: escursione sul monte Zatta
Il congedo della bella stagione mostra una esplosione di toni caldi e forti lungo la splendida faggeta del versante settentrionale dello Zatta, cardine delle valli Graveglia, Vara e Taro. All’anello escursionistico sarà affidata una sorprendente chiave di lettura cromatica, giocando con i colori e la fantasia. Ad aspettarvi sulla via del ritorno sarà un luogo dimenticato, ammantato da leggende e racconti... l’ex colonia Antonio Devoto.
I posti sono limitati e la prenotazione è obbligatoria.
Bisogna scrivere all’indirizzo mail escursionismoliguria@gmail.com oppure numero WhatApp 342.9963552 specificando i seguenti dati: nome, cognome, numero di cellulare, codice fiscale e residenza.
Presentazione
A cura di Enrico Bottino - Trekking promoter
Nel grande libro della Natura gli alberi ne sono gli indiscussi protagonisti. Sono loro i silenziosi testimoni dell’evoluzione dell’Umanità e del passaggio del tempo. Anche il Monte Zatta è custode di questa “conoscenza accumulata”, i suoi boschi sanno di storie che si perdono nel tempo, i suoi faggi sono roccaforte della memoria della vita della valle. La vostra curiosità e i vostri passi daranno voce a queste straordinarie creature viventi.
Li toccherete, tanti di voi li abbracceranno per percepirne l’energia vitale, quasi mistica. Noi e loro respiriamo la stessa aria! Sono esseri viventi. Ci osservano, ci guardano, ricordano! E come ogni bosco che si rispetti, anche la foresta demaniale dello Zatta racchiude al suo interno un albero maestoso: il “Faggio 40” ha saputo con la tenacia e caparbietà di vecchi guerrieri, affrontare e superare le insidie del tempo, del clima, delle stagioni. Nascosto e protetto dalla complicità della faggeta, questo vecchio patriarca, seppure coricato, non si arrende! Ma lo Zatta è anche il cardine delle valli Graveglia, Vara e Taro, quindi la magia del bosco non precluderà un altro aspetto gratificante dell’escursione guidata: il panorama che si apre dalla cresta sommitale, dove è evidente la transizione fra l’ambiente mediterraneo e quello appenninico. Ad aspettarvi sulla via del ritorno sarà un luogo dimenticato, ammantato da leggende e racconti… l’ex colonia Antonio Devoto.
L'itinerario
Il Monte Zatta, il più meridionale delle alte vette del Parco regionale dell’Aveto, è ricoperto sul lato settentrionale da una delle più belle e vaste faggete della Liguria, mentre il versante sud è contraddistinto da strati di arenaria uniformemente inclinati. Dal Passo del Bocco, posto tappa dell’Alta Via dei Monti Liguri, raggiungerete la penombra del bosco dove l'aria diventa più fresca e frizzante, dove si comincia a respirare l'odore di montagna pura, dove si avverte la presenza dell'astore e del capriolo.
Protagonista dell’escursione ad anello sarà il faggio, uno degli alberi più eleganti e slanciati, dominatore dell'orizzonte inferiore del piano montano, di quella fascia altitudinale che vede ancora il naturale dominio delle caducifoglie sulle conifere.
Insieme alle guide ambientali ed escursionistiche avvertirete il “linguaggio delle forme” dei faggi: nel bosco stupende colonne rivolte verso il cielo, sul crinale esemplari di Fagus sylvatica che hanno assunto un portamento prostrato scolpito dai venti dominanti. Attraverso la faggeta vi imbatterete nelle “ciasse” dove il carbonaio produceva il carbone vegetale.
Usciti dal bosco il paesaggio si apre e lo sguardo spazia verso sud: da Prato Pinello (1394 m), lungo l’ombrosa cresta toccherete le cime di Levante (1404 m) e di Ponente (1355 m) dello Zatta, ricalcando l’Alta Via dei Monti Liguri, corridoio biologico fondamentale per la conservazione della biodiversità grazie alla sua funzione di interconnessione delle aree protette della Regione.
Sulla via del ritorno andrete alla ricerca del monumentale Faggio 40, per poi raggiungere un pianoro circondato da maestosi faggi, Poggio Buenos Aires, nome legato a Antonio Devoto, nato a Lavagna nel 1832 e migrato in Sud America in cerca di fortuna. Dall’area picnic lo spazio è breve per raggiungere l’inquietante ex Colonia Devoto… Eretto negli anni ’30 per accogliere i fanciulli poveri, il grande edificio con 365 finestre (una per ogni giorno dell’anno) venne abbandonato quaranta anni fa, andando incontro al totale abbandono.
Testo di Enrico Bottino
Dati tecnici e logistici dell'escursione
L’itinerario vede la partecipazione di una Guida Ambientale Escursionistica (GAE), figura professionale che ha il compito principale di accompagnare il gruppo illustrando loro le caratteristiche culturali, ambientali, morfologiche e paesaggistiche dell'area visitata.
Tipologia itinerario: percorso ad anello
Quota di partecipazione: 15 euro. La quota comprende l’organizzazione tecnica e l’accompagnamento di una guida ambientale ed escursionistica. La quota non comprende l’assicurazione, il viaggio, il pranzo al sacco.
Iscrizione obbligatoria
Bisogna scrivere all’indirizzo mail escursionismoliguria@gmail.com specificando i seguenti dati: nome, cognome, numero di cellulare, codice fiscale e residenza per la ricevuta fiscale.
Appuntamento: ore 10:00 al Passo del Bocco
Impostare sul navigatore: Passo del Bosco, Borzonasca GE
Coordinate: 44.41524667018231, 9.443284582577407
https://goo.gl/maps/nuxB8KCrXzhpugsv8
Rientro alle auto fine escursione previsto per le 16:00 circa. Prevediamo a fine escursione il “terzo tempo” al Rifugio per un momento conviviale.
Pranzo al sacco
Difficoltà: Media (scala difficoltà del Club Alpino Italiano: E = Escursionistica).
Dislivello: + - 600 metri circa
Durata della camminata: 4:30 ore circa, non comprensive delle soste con le spiegazioni delle Guide, pranzo al sacco.
Equipaggiamento consigliato: abbigliamento comodo e sportivo.