Escursione lungo "La via dell’acqua", quarta parte: l’acquedotto del '600, la valle del Geirato e i prati Casalini
L’acqua, elemento primordiale della vita e protagonista di paesaggi straordinari, a Genova offre infinite possibilità agli appassionati di escursionismo: sabato 4 dicembre, il trekker come per magia si ritroverà immerso in un’ampia distesa prativa circondata dai boschi di Prati Casalini.
I posti sono limitati e la prenotazione è obbligatoria.
Bisogna scrivere all’indirizzo mail escursionismoliguria@gmail.com oppure numero WhatApp 342.9963552 specificando i seguenti dati: nome, cognome, numero di cellulare, codice fiscale e residenza.
Presentazione
A cura di Enrico Bottino - Trekking promoter
La campagna batte nettamente la città in questa camminata lungo l’Acquedotto storico del Seicento! È un itinerario in natura. Si viaggia a piedi tra case, giardini e strade, in una dimensione quasi urbana, per ritrovarvi per magia nella vera campagna, lungo orti, boschi e creuse. Non c’è storia: questo tracciato che segue l’acqua ha mille sfumature diverse e consente di salire a Prati Casalini, un’ampia distesa prativa circondata dai boschi del Monte Alpe e dell’Alpesisa. Non solo: alla testata della Valle del Geirato, ci si può immedesimare in Indiana Jones, alla ricerca dei resti di gallerie e ponti-canale nella boscaglia, lungo l’antico tracciato del Seicento, là dove le ingiurie del tempo hanno colpito.
Grazie all’opera e alla passione dei volontari della Federazione Acquedotto Storico di Genova, sarà un ritorno al passato; sono loro che hanno migliorato la percorribilità dell’antico percorso dell’acqua, valorizzandolo ulteriormente con la variante che sale a Cartagenova e ai Prati Casalini. La quarta parte della Via dell’Acqua è la più antica tra quelle transitabili, infatti, con la rapida espansione della città in epoca medioevale, la Repubblica Marinara si adoperò per prolungare il tracciato e aggiungere altre prese più a monte della città, riducendo inoltre in modo considerevole la lunghezza dell’originario tracciato con la realizzazione di ponti sempre più arditi e tecnologicamente avanzati che evitavano tratti dell’antico percorso ormai in cattive condizioni.
Sembra banale dirlo, ma tanti genovesi ignorano l’esistenza dell’Acquedotto storico, o comunque non ne conoscono fino in fondo l’importanza e l’estensione. Uno di questi è, appunto, il canale del Seicento, a pendenza costante, che si sviluppa a mezza costa per circa 5 chilometri, toccando gli abitati della valle interna del Geirato: Molassana Alta, San Bernardo, Carpi, Codato, San Giacomo, Molinetto, Pino Sottano. Delle quattro escursioni legate alla Via dell’Acqua, questa è quella più originale…
Dati tecnici
L’itinerario vede la partecipazione di Marta Faraone, guida ambientale escursionistica e accompagnatore turistico, figura professionale che ha il compito principale di accompagnare il gruppo illustrando loro le caratteristiche culturali, ambientali, morfologiche e paesaggistiche dell'area visitata.
Data: sabato 4 dicembre
Tipologia itinerario: percorso escursionistico ad anello
Quota di partecipazione: 13 euro. La quota comprende l’organizzazione tecnica e l’accompagnamento di una guida ambientale ed escursionistica. La quota non comprende l’assicurazione, il viaggio, il pranzo al sacco
Iscrizione obbligatoria entro le ore 20:00 di Venerdì 3 Dicembre oppure al raggiungimento del numero massimo previsto di partecipanti. Bisogna scrivere all’indirizzo mail escursionismoliguria@gmail.com specificando i seguenti dati: nome, cognome, numero di cellulare, codice fiscale e residenza. In caso di rinuncia, si prega di avvertirci tempestivamente.
Appuntamento ore 09:15 a Genova – Molassana, in Largo Paolo Boccardo, verso i Giardini Giorgio Falco. Qui c’è il capolinea della linea AMT nr 48
Fine gita ore 17:00 circa a Genova – Molassana, in Largo Paolo Boccardo
Pranzo al sacco
Difficoltà: Media (scala difficoltà del Club Alpino Italiano: E = Escursionistico). Sono richieste calzature da trekking e abbigliamento adeguati.
Dislivello: + - 400 metri
Durata della camminata: 4 ore circa, non comprensive delle soste con le spiegazioni della Guida, pranzo al sacco.
Equipaggiamento consigliato: abbigliamento comodo e sportivo, scarpe da trekking.
«Vogliamo ringraziare il Municipio IV Media Val Bisagno che garantisce la fruibilità di questo bellissimo itinerario storico-naturalistico, insieme alle associazioni di volontariato, comitati e gruppi di amici che da anni coltivano la cultura della generosità disinteressata e si impegnano al recupero e valorizzazione dell'Acquedotto storico. È grazie a loro se oggi ci ritroviamo un percorso unico, segnalato e rimesso in sesto. È proprio vero, dopo il verbo “amare” il verbo “aiutare” è il più bello del mondo» fanno sapere gli organizzatori.