Dante, prossimo nostro
Lo scorso anno, nella ricorrenza del 750° anniversario della nascita, Dante Alighieri ha ispirato in Italia un'imponente serie di iniziative, fra mostre, convegni, lecturae, rappresentazioni teatrali, progetti scolastici e appuntamenti "social".
Genova prosegue questo percorso di alta divulgazione del sommo Poeta anche al di là dell'occasione celebrativa con Dante, prossimo nostro, un'iniziativa ideata e organizzata da Massimo Morasso, che avrà luogo venerdì 20 maggio, nell'Oratorio di San Filippo di via Lomellini (al mattino, dalle 10:30) e nel Museo Diocesano di via Reggio (il pomeriggio, dalle 15:30). Dante, prossimo nostro non è un convegno di studi, ma un incontro informale con alcuni lettori d.o.c. dell'opera dantesca: Vittorio Cozzoli, il massimo studioso di "Dante secondo Dante", i poeti Francesco Macciò e Guido Conforti, che nel 2008 ha promosso la lettura pubblica e integrale a Genova della Divina Commedia e Bianca Garavelli, apprezzata scrittrice e studiosa di Dante che da anni tiene conferenze e reading per avvicinare il pubblico alla sua opera.
Il titolo allude all'opportunità di rileggere Dante e la Commedia fuori dal cosiddetto "dantismo", cioè a dire dalle sovrastrutture storico-filologiche della critica dantesca "classica" e/o accademica, con l'intento di avvicinarli per vie eccentriche ma fertili, all'altezza dei tempi.
«Dante non è solo il Pater Familias della poesia (e della lingua) italiana - afferma Massimo Morasso, saggista e poeta ideatore del progetto -. È una figura che sarebbe bene fosse imprescindibile per chiunque, anche inesperto o ignorante di poesia, abbia a cuore l'umano nell'uomo. Purtroppo, Dante si legge quasi esclusivamente a scuola o all'università, e lo si fa con il filtro di apparati critici che rischiano spesso di offuscarne la straordinaria, quasi paradossale "contemporaneità".
Ma Dante è vivo, e ci parla di noi molto più, e molto più in profondità, di quanto non facciano tanti fra i poeti acclamati di oggi. L'incontro che ho organizzato è un piccolo ensamble di discorsi, presentazioni di libri e opere pittoriche, e auto-narrazioni creative d'autore, e nell'insieme dà voce a una lettura in senso lato "esistenziale" dell'avventura umana e intellettuale del nostro massimo poeta. E lo fa, tramite le parole di alcuni fra coloro che lo hanno avvicinato vis à vis, come ci si può avvicinare a un fratello maggiore, o a una figura-guida che ha tantissimo da dirci e da insegnarci».
L'incontro, promosso da Museo Diocesano e Ufficio Cultura Arcidiocesi di Genova, è sostenuto dall'Oratorium Onlus, e continua l'impegno culturale nel segno della poesia che questi tre soggetti hanno avviato, nel 2015, con il convegno Per il dopo, per il principio dedicato a Mario Luzi in occasione del decennale della morte.
Il programma in dettaglio si trova su www.museodiocesanogenova.it
Per info:
Museo Diocesano
010 2475127
museodiocesano@diocesi.genova.it
info@museodiocesanogenova.it