Natale con l'asinello a Santa Margherita Ligure
Entriamo nella grotta: accanto al Bambin Gesù vediamo due animali, un bue e un asino.
Anche se le prime notizie del presepe risalgono al 354 d.C., la presenza dell'asino risale al 1223, quando san Francesco d'Assisi celebrò la messa davanti a una mangiatoia nella Grotta di Greggio.
Nella narrazione evangelica l'asino, oltre ad apparire nel presepe, è presente anche nella fuga in Egitto di Giuseppe e Maria, e nell'ingresso di Cristo a Gerusalemme la Domenica delle Palme.
Un animale, l'asino, che compare non solo nelle campagne, ma è ben presente nella fantasia delle fiabe, nei racconti della storia, della religione, della letteratura: ovunque per trasmettere, con la sua aria placida, quiete e serenità.
Ne parla a "Spazio Aperto" venerdì 18 dicembre alle 16 Elena Serrati, presidente dell'Associazione Mbam'baye dedita alla valorizzazione dell'asino quale veicolo e amplificatore della cultura.
Già, perché la sua figura non fornisce solo le orecchie che spuntano dalla testa di Pinocchio, o l'ombra di Don Chisciotte: le sue doti di pazienza e umiltà ne hanno fatto l'animale di Abramo, Cristo e Maometto, i profeti più famosi, e il personaggio di miti, racconti, simboli appartenenti a civiltà vicine e remote.
L'asino: non solo l'animale che nel medioevo trasportava persone e merci e girava le ruote delle macine e dei pozzi. Con la sua scomparsa causata dalla crescente meccanizzazione dei lavori in campagna se ne è valorizzato il ruolo terapeutico: un nuovo mito dalle radici antiche.
Elena Serrati propone un percorso iconografico (materiali originali raccolti in sei anni di ricerca) e letterario (riferimenti bibliografici e pubblicazioni più o meno recenti). Dopo aver "riposizionato" l'asino all'interno del panorama culturale italiano e locale, ne esplora le diverse rappresentazioni in ambito natalizio: dalla presenza nei testi evangelici alle più curiose e recenti reinterpretazioni, concludendo l'incontro con una lettura tratta dai Soliloqui di Betlemme di Giovanni Papini.