Genovesi a tavola: attenti alla qualità, ma poco costanti nell'attività fisica
Tre genovesi su quattro si dicono attenti alla prevenzione attraverso la dieta. Ma il 68% ammette di essere troppo sedentario
Quanta attenzione prestano i genovesi al rapporto tra cibo e salute? Tanta, quando si tratta di compiere scelte mirate e consapevoli, leggendo le etichette e adottando stili di vita sani. Per contro, poca quando si tratta di fare sport.
Tre genovesi su quattro attenti alla qualità
Lo evidenzia l'ultima ricerca dell'Osservatorio di Reale Mutua sul welfare: il 75 per cento dei genovesi intervistati (tre su quattro) si dicono attenti alla prevenzione attraverso la dieta, seguendo un'alimentazione attenta alla propria salute, adottando comportamenti e accortezze per restare in forma e prevenire il più possibile l'insorgere di patologie. Di questi, il 27 per cento controlla sempre gli ingredienti sulle etichette, e il 31 per cento acquista in prevalenza prodotti integrali e biologici.
Poco sport: «Ma se avessi più tempo...»
Sullo sport, però, le percentuali si ribaltano: il 68 per cento ammette di essere troppo sedentario ma, nella maggior parte dei casi, sostiene che, se avesse più tempo, recupererebbe.
La figura di riferimento? Il professionista
Ma in materia di prevenzione e stile di vita a chi si rivolgerebbero gli abitanti di Genova? Per quasi due su tre (63 per cento) la figura di riferimento è il professionista, come il medico, il dietologo o il personal trainer, mentre il 24 per cento cercherebbe informazioni e programmi sul web, navigando su siti specializzati, blog e forum. Le app dedicate alla salute e al fitness, invece, verrebbero, a oggi, utilizzate dal 7 per cento dei genovesi.