Il robottino iCub dall'Iit a Italia's got Talent: «Vengo da Genova, belin!»
Il robot umanoide nato nei laboratori genovesi dell'Istituto Italiano di Tecnologia ha conquistato il pubblico e i giudici del talent show in onda su Sky Uno a colpi di calcoli matematici, tai chi e battute
«Vengo da Genova, belin!»: così iCub, il “cucciolo” di robot creatura dell’Iit, ha esordito sul palco di ‘Italia’s got Talent’, il talent show di Sky Uno in queste settimane alle prese con le audizioni per la nuova stagione, incantando non soltanto la giuria composta da Nina Zilli, Claudio Bisio, Luciana Littizzetto e Frank Matano, ma anche gli 1,7 milioni di telespettatori che ieri sera si sono sintonizzati sul canale della rete di Rupert Murdoch e su TV8 (canale 8 del digitale terrestre) per assistere alla settimana puntata dello show.
Il robot umanoide nato nei laboratori dell’Istituto di Tecnologia, eccellenza del capoluogo ligure, ha conquistato i presenti scherzando con i giudici - «Ciao Claudio, parlo con te perché abbiamo una cosa in comune: lo stesso tagli di capelli», ha detto a Bisio - spiegando di essere “un’intelligenza artificiale” e sbalordendo con la sua capacità di fare calcoli complicatissimi, per poi sfidare sempre Bisio a tai chi.
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«Se è così spocchioso picchialo, fallo nero», ha scherzato Frank Matano, mentre sul palco iCub, imitato da Bisio, muoveva aggraziato braccia e gambe: un’esibizione terminata tra gli applausi del pubblico, e con l’arrivo sul palco del team di ricercatori “papà” del piccolo robot: «Il progetto è nato a Genova per studiare l’intelligenza artificiale - hanno spiegato al microfono - In questa esibizione abbiamo fatto vedere la capacità di movimento di iCub: lui ogni millesecondo calcola il movimento dei suoi 53 motori per fare i movimenti che avete visto. Una tecnologia già applicata in campo medico con un progetto di prostetica e la creazione di una mano che andasse a sostituire chi non ce l’ha più.»
E, senza alcuna sorpresa e davanti a un impassibile iCub, dai quattro giudici sono arrivati quattro “sì” che lo riporteranno sul palco.