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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cultura

Sei di Genova se... hai fatto queste cose almeno una volta nella vita

Agosto può essere un mese utile per "recuperare" alcune esperienze che ogni buon genovese dovrebbe avere già collezionato: voi quante ne avete fatte?

Agosto, tempo di ferie e per molti di viaggi (più o meno lunghi) per raggiungere la meta delle vacanze. In questa estate 2017, però, Genova si ritrova meno vuota del previsto, complice la massiccia affluenza di turisti che si aggirano per i vicoli del centro storico prima di raggiungere le spiagge, oppure che visitano Boccadasse e Castelletto e affollano la zona del Porto Antico.

I turisti non sono però gli unici ad avere eletto il capoluogo ligure nuova tappa obbligatoria delle ferie (come d’altronde consiglia da tempo gran parte della stampa estera): in città sono rimasti anche tanti genovesi, che per lavoro o per scelta personale hanno deciso di rimandare i viaggi ad altri periodi. 

Un’ottima occasione, per chi non ha voglia di cercarsi un angolino sulle spiagge affollate o di mettersi in auto restando bloccati in coda, di conoscere meglio la Superba e dedicarsi ad attività considerate solitamente a esclusivo appannaggio dei turisti: ecco quali bisognerebbe "recuperare" per dirsi (ovviamente in modo ironico) un "vero genovese":

Visitare il Parco di Villa Durazzo Pallavicini

Se è stato eletto “parco più bello d’Italia”, un motivo ci sarà. I magnifici giardini progettati da Michele Canzio, scenografo del Carlo Felice, su volere del marchese Ignazio Pallavicini, sono un’oasi cittadina in cui perdersi, non soltanto percorrendo i sentieri immersi nel verde, ma anche passeggiando lungo il lago, visitando il tempio di Diana e il giardino botanico e scoprendo qualcosa in più sull’antichissima Liguria nelle sale del Museo di Archeologia.

Prendere un caffè al bar di Castello d’Albertis

L'antica dimora del capitano Enrico Alberto D’Albertis ospita il Museo delle Culture del Mondo e domina il porto dall’alto di corso Dogali. Spesso teatro di spettacoli teatrali ed esposizioni temporanee che si affiancano a quella permanente, nasconde al suo interno un piccolo gioiello. E cioè un bar con i tavolini sistemati nel verde e sul chiostro, perfetta location estiva per trovare riparo dal caldo e sorseggiare un caffè o una bibita. Affollato di turisti che dopo la visita al museo si fermano a bere un cappuccino e a leggere un libro, è molto meno frequentato dai genovesi.

Visitare Genova… in verticale

La funicolare che dalla Zecca porta al Righi, quella di Sant’Anna, l’ascensore liberty di Spianata Castelletto, la cremagliera di Granarolo. Sono solo alcuni degli impianti che rendono Genova così caratteristica, una delle poche città al mondo che può essere visitata dal basso verso l’alto. E anche se c’è chi abitualmente ne utilizza uno per andare e tornare dal lavoro, organizzare tutta una giornata all’insegna delle funicolari e degli ascensori può diventare un’avventura divertente (soprattutto per i più piccoli) e a portata di mano, oltre che di tasche. E aiuta anche a capire meglio la straordinaria architettura della Superba.

Scoprire il tesoro di San Lorenzo

La stragrande maggioranza dei genovesi passa davanti alla Cattedrale ogni giorno, ammirandone le dimensioni e i leoni che vi stanno a guardia, ma chi può dire di esserci entrato e di averla visitata? E soprattutto, chi può dire di essere sceso nei sotterranei per visitare lo straordinario patrimonio che vi è custodito, diventato museo nel 1982? La cattedrale custodisce opere di enorme valore di oreficeria e argenteria antica che meritano il prezzo del biglietto e valgono il tempo speso per visitarla.

Esplorare la Lanterna

E' il simbolo di Genova, eterno motivo di orgoglio per i tantissimi genovesi. Ma sono ancora troppo pochi quelli che hanno voluto dedicarle qualche ora per conoscerla meglio. I volontari dell’associazione Amici della Lanterna da anni si occupano della manutenzione del parco che la circonda e del museo che ne racconta la storia, e in estate la tengono aperta organizzando anche eventi e manifestazioni al suo interno. Visitarla è un quasi un obbligo, almeno una volta nella vita.

Fare un pic-nic davanti a una cascata

Un pezzo di focaccia e un bicchiere di vino bianco (d’altronde siamo in vacanza) da gustare osservando una cascata di acqua cristallina. Si può fare, e nel cuore della città, per la precisione nel parco di Villetta Di Negro, a pochi passi da piazza Corvetto. Realizzato su commissione del marchese Gian Carlo Di Negro, è anche la sede del Museo di Arte Orientale Chiossone, e le cascate sono il suo tratto distintivo.

Fare una gita all'Acquedotto Storico

Imperdibile per tutti gli amanti del trekking. Si tratta di un percorso non troppo impegnativo che permette di conoscere l'antica struttura situata in Valbisagno che per secoli ha garantito l'approvvigionamento idrico alla città. Si snoda dal comune di Bargagli a Struppa, Molassana e Staglieno per arrivare fino al quartiere di Castelletto dove si divideva in due rami che terminavano uno alla darsena e l'altro in piazza Cavour. Il percorso è pianeggiante e prevede tanti punti di ingresso (e uscita) quindi si può decidere la lunghezza del percorso in base alle proprie esigenze. Complessivamente l'attuale percorso pedonale è lungo 28 chilometri, solitamente un trekking classico va da Prato fino alla chiesa di Molassana, un'ora e mezza/due di cammino, ma sono almeno dieci gli itinerari possibili.

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