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Sabato, 20 Aprile 2024
Cultura

Grande successo per Cinepassioni: mostra prorogata

Sarà aperta fino al 7 gennaio 2018

È piaciuta tanto ai genovesi e ai turisti "Cinepassioni - Storie di immagini e collezionismo", la mostra incentrata sul cinema. Tanto che l'esposizione, visto il grande successo di pubblico, è prorogata fino al 7 gennaio 2018.

Dal 31 luglio al 3 settembre sarà visitabile da venerdì a domenica dalle 10 alle 19. Apertura straordinaria martedì 15 agosto.

La mostra - organizzata dall’Assessorato Marketing Territoriale, Cultura e Politiche per i Giovani del Comune di Genova - nasce dal desiderio di valorizzare tre importanti realtà cittadine legate al cinema: la Cineteca D.W. Griffith, fondata da Angelo Humouda, la Collezione intitolata a Stefano Pittaluga e la Collezione Cine Ciak. Tre raccolte, in larga parte mai mostrate al pubblico, estese dalle origini della storia del cinema a oggi, che l’esposizione - curata da Luca Malavasi, docente di Storia e critica del cinema dell’Università di Genova -  interpreta ponendo al centro il rapporto tra immagini e spettatori.

La mostra racconta lo sviluppo storico e culturale della passione cinefila attraverso un percorso che privilegia l’impatto sociale, culturale e, appunto, passionale del cinema. A partire dall’origine della passione per le “visioni luminose”, con la lanterna magica, ripercorre la storia delle tecnologia fino ai nostri giorni. Quattro le sezioni, ognuna arricchita da video che, rimontando sequenze tratte da film, mostrano come il cinema abbia rappresentato se stesso e la sua natura di “macchina”, metà industria, metà arte.

Chiude la mostra un’ampia selezione di oggetti e memorabilia, pezzi unici da collezione, ispirati sia a celebri film del passato sia a blockbuster contemporanei, da Frankenstein a Darth Vader, da Spiderman a Harry Potter.

L’allestimento - grazie a video, contenuti in realtà virtuale, proiezioni cinematografiche e olografiche - immerge lo spettatore in un’esperienza ricca di contenuti, di stimoli visivi, audiovisivi e sonori.

La prima sezione racconta del “cinema prima del cinema”, grazie a un’installazione video a quattro canali creata appositamente per la mostra e all’esposizione di numerose lanterne magiche, vetrini per lanterna e camere ottiche: “macchine della visione” che non si sono limitate, dal XVII al XIX secolo, ad anticipare la logica e la tecnologia del cinema, ma hanno anche contribuito ad alimentare la curiosità e la passione per le immagini e la riproduzione del movimento, gettando le basi per la nascita dello spettatore cinematografico.

La seconda sezione della mostra è interamente dedicata a una selezione di tecnologia cinematografica, suddivisa nella classica “filiera” della produzione: ripresa, edizione, proiezione. Qui sono esposti macchinari professionali e amatoriali, italiani e stranieri, dalle origini alla metà del Novecento. L’insistenza sull’amatoriale intende approfondire il primo sviluppo del cinema “domestico”, alla portata di tutti, un fenomeno particolarmente rilevante soprattutto se osservato oggi, quando il rapporto tra individuo e tecnologia di produzione si è estremamente semplificato, invadendo il quotidiano e modificando alla radice i processi di costruzione della memoria individuale e collettiva.

La terza sezione del percorso conduce dalla “fabbrica” del cinema al suo prodotto finito, il film, insistendo in particolare sul momento della visione. E lo fa tornando all’origine di tutto: alla “sfida” tra Edison e Lumière, che non fu soltanto commerciale o territoriale - Stati Uniti vs. Europa - quanto, soprattutto, culturale. Perché a opporsi furono essenzialmente due modelli di visione: da un lato quello individuale del Kinetoscopio Edison, ricostruito per la mostra, e, dall’altro, quello collettivo del Cinématographe dei fratelli Lumière, destinato a vincere. Anche se, a ben vedere, il punto d’arrivo della storia sembra, in qualche modo, riportare a Edison, e cioè a un rapporto “al singolare”, privato, tra osservatore e immagini: nuove esperienze di visione ma, anche, nuovi sguardi, che il visitatore potrà sperimentare grazie a una postazione di realtà virtuale, con un contenuto appositamente creato per l’esposizione.

La quarta e ultima parte del percorso si concentra infine su alcune pratiche, sociali e culturali, che prolungano e “solidificano” il rapporto con il cinema con un’ampia selezione di oggetti provenienti dalla collezione Cine Ciak: statue, busti, action figures, modellini, diorami, 3D recreations, giocattoli, manifesti, movie props, memorabilia, gadget e altro ancora, riferiti tanto ad alcuni film del passato quanto a celebri saghe contemporanee, dal cinema horror al fantasy.

Orari: dal 31 luglio al 3 settembre 2017 da venerdì a domenica dalle 10 alle 19. Apertura straordinaria il 15 agosto dalle 9 alle 19. Chiusa i giorni 18,19 e 20 agosto. Da settembre la mostra riaprirà anche nei giorni feriali con orario che verrà comunicato successivamente.

Biglietti: intero 6 euro, ridotto 5 euro, riduzione gruppi 3 euro (scuola e minimo 15 persone).

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