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Cultura

Cibo a domicilio: Genova tra le città più in crescita

Sempre più genovesi scelgono dallo smartphone cosa mangiare a pranzo o a cena

Qual è il rapporto tra genovesi e food delivery? Secondo la ricerca effettuata da Just Eat - multinazionale leader nel mercato dei servizi per ordinare cibo a domicilio - Genova è tra le città più in crescita in Italia, con il 140% in più di ordini rispetto all'anno scorso.

L'azienda ha fotografato trend, curiosità e abitudini tra generazioni, professioni e spesa economica degli italiani nelle ordinazioni: da questi dati emerge che a Genova non solo sempre più cittadini scelgono direttamente dallo smartphone cosa mangiare a pranzo o a cena, ma è stato possibile comporre anche un quadro con i gusti degli abitanti della Superba. A Genova sul podio salgono hamburger, cucina giapponese e cinese, ma secondo i dati forniti sono in aumento anche le ordinazioni di cibo indiano.

Infatti, a guidare la crescita c’è la voglia di mangiare indiano (+147%) che registra il maggiore incremento, con al primo posto tra i piatti più ordinati il Chicken Tikka Masala, boccini di pollo marinato con spezie e yogurt, seguito dai dolci (+127%) con in primis tra le preferenze muffin alla mela e aragostella alla crema, e infine dalla cucina etnica (+69%) con le famose focaccette al formaggio. Questi trend in salita hanno preso il posto di cucine come quella greca, meno ordinate a Genova rispetto allo scorso anno. Nella classifica dei top 3 ordini dei Genovesi sul podio si posiziona però la cucina americana con l’hamburger di chianina, quella giapponese con gli Uramaki Philadelphia e infine dai piatti cinesi con vincitore assoluto il classico riso alla cantonese.

Una curiosità riguarda però la cucina tradizionale di Genova. Alcune specialità tipiche genovesi sono ordinate infatti a domicilio tramite app in altre città: le trofie al pesto e i pansotti soprattutto a Milano o il toast alla genovese a Napoli.

I genovesi risultano inoltre in linea con le tendenze dei cittadini degli altri 17 comuni coinvolti nell’analisi dal punto di vista delle professioni che ordinano di più, di chi investe maggiormente e delle fasce di età più attive. Impiegati (40%) e studenti (34%) ordinano con più frequenza, seguiti dai liberi professionisti (14%) che sono però coloro che amano variare di più e sperimentare nuovi piatti. Guardando nel portafoglio, il libero professionista è la figura più disponibile ad investire in un pranzo o una cena ordinata via app a domicilio, con mediamente 700 euro all’anno di spesa, seguito dall’impiegato con 647 euro di spesa, e da chi sta ancora facendo un percorso di studi che spende 378 € avendo una capacità economica inferiore.

Esplorando infine i trend generazionali, si scopre in tutta Italia un’intensa attività di digital food delivery da parte dei Millennials 18-36 (70%) seguiti dalla Generazione X 36-45 (22%) e dagli over 45 (8%). I più adulti si dimostrano però più desiderosi di sperimentare cucine particolari, ordinando cucina giapponese (14%) e cibo asiatico (10%), mentre i più giovani (18-25 anni) amano ancora la pizza a casa (75%) da condividere con gli amici in occasione dello studio, di una serata davanti alla tv o di una festa.

Ma come si dividono i gusti tra uomini e donne? Se si dividono equamente tra chi ordina di più, le più attive sono le Millennials (75%) rispetto agli uomini della stessa età (69%), situazione opposta per la Generazione X che vede ordinare di più gli uomini (23%) del gentil sesso (17%) con in coda per entrambi invece gli over 45 (8%). Anche nella tipologia di ordini e fedeltà ai ristoranti poi si evincono forti differenze. Il mondo femminile ama ricevere a domicilio cibo giapponese (14%), mentre l’emisfero maschile oltre alla pizza che regna sovrana (55%) preferisce scegliere tra oltre 50 cucine di tipologie diverse (12%), in particolare hamburger, etnico, sudamericano e dolci. Le donne sono inoltre più fedeli ai medesimi ristoranti, soprattutto se si tratta di cucine orientali, mentre gli uomini tendono a ordinare cibi sostanziosi per non rischiare di rimanere delusi e a stomaco vuoto.

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