ColorataCena e Festa delle Famiglie ai Giardini Luzzati
Torna la sala da pranzo più grande e colorata della città - ColorataCena18 - e quest’anno le tavolate raddoppiano perché sarà preceduta nel pomeriggio dalla merenda della Festa Delle Famiglie.
ColorataCena è il social mob con cui Genova, nella migliore tradizione italiana e ormai da 4 anni, celebra la giornata internazionale contro l’omo/transfobia; ci si riunisce anche quest’anno intorno a tavolate colorate di rosso, arancione, giallo, verde, blu e viola, come la bandiera arcobaleno per parlare d’amore, diritti, condividendo emozioni e brindisi.
Solo la conoscenza delle differenze e il confronto diretto con le stesse può portare al superamento delle paure alla base degli atti di violenza e di discriminazione di genere che riguardano, oltre le persone LGBTI, anche donne, migranti ed altre minoranze sociali.
Cosa si potrà trovare?
- La sala da pranzo più grande di Genova
- Tutto il necessario per mangiare ( tavoli, tovaglie, tovaglioli, piatti, bicchieri, posate...)
- Bevande di ogni tipo nel bar dei giardini Luzzati che ospita l'evento (ricordiamo che è vietato utilizzare bottiglia di vetro e lattine oltre le ore 21)
Cosa portare?
- Il cibo, che si potrà portare da casa cercando di intonarlo al colore della tavolata
- Vestiti e decorazioni del colore della tavola in cui ci si siederà
- Sacchetti per la spazzatura
Come partecipare?
A partire dal 2 maggio ci si può prenotare inviando una mail con nominativo, numero partecipanti e colore del tavolo preferito (rosso arancione giallo verde blu viola) a coloratacena@gmail.com, si riceverà una mail di conferma con la descrizione dell'evento e maggiori informazioni.
Come contribuire?
Con una piccola donazione volontaria che aiuterà a realizzare al meglio la serata, maggiori informazioni al momento della prenotazione.
Nel corso della serata i giudici passeranno ad assaggiare i piatti e premieranno il tavolo più buono e più bello.
Evento svolto con il patrocinio dell'Università degli Studi di Genova e del Consolato degli Stati Uniti d’America, con l’adesione di Chiesa pastafariana italiana ed Educare alle differenze.
Il programma
Dalle ore 15 i Giardini Luzzati saranno la cornice della Festa delle Famiglie “Tutti i bambini sono uguali. Uguali diritti per tutte e tutti” organizzata da Famiglie Arcobaleno con la collaborazione della Piccola Biblioteca Leggere senza Stereotipi.
Ad animare la piazza per tutti i bambini e le bambine ci saranno giochi, laboratori, letture e per i più grandi una biblioteca del tutto particolare: libri viventi che potranno essere sfogliati per approfondire i temi su cui si hanno più dubbi e si desidera comprendere qualcosa di più. Questo appuntamento nasce nel 2012 con l’istituzione dell’International Family Equality Day che l’anno scorso ha visto la partecipazione di quasi 50 nazioni.“Oggi nel nostro Paese – spiega la presidente di Famiglie Arcobaleno Marilena Grassadonia – ci sono minori che hanno meno diritti degli altri, perché sono nati in famiglie con due mamme e due papà, o perché i loro genitori sono stranieri.
Alle 20 inizierà con uno sventolio di tovaglioli rainbow ColorataCena che non è soltanto una cena ma molto di più: è un modo per far conoscere, in una clima di convivialità, accoglienza e rispetto, quanto ancora il pregiudizio omo-transfobico pesi e pregiudichi le vite di ciascuno di noi. Atteggiamenti di carattere omo/transfobico sono all’ordine del giorno nel nostro paese: se da una parte esiste chi pensa che se ne parli fin troppo, che i problemi siano altri e che dopo l’entrata in vigore delle legge che istituisce le Unioni CIvili il problema sia risolto, dall’altra parte in una recente indagine svolta da Amnesty International risulta che in Italia “è stato oggetto di insulti e umiliazioni il 35,5% della popolazione Lgbti contro il 25,8% degli eterosessuali. E, in generale, il 40,3% delle persone Lgbti afferma di essere stato discriminato nel corso della vita, il 24% a scuola o in università mentre il 22% sul posto di lavoro. (…) Questo, infatti, è il Paese dove il 55,9% si dichiara d’accordo con l’affermazione “se gli omosessuali fossero più discreti sarebbero meglio accettati”, mentre per il 29,7% “la cosa migliore per un omosessuale è non dire agli altri di esserlo”. L'omotransfobia si associa per sua natura al sessismo, alla stereotipia di genere, a episodi di bullismo scolastico e di violenza famigliare di estrema gravità.