Giunto al culmine della sua carriera, il grande registra teatrale Luca Ronconi decide di creare una nuova esperienza di laboratorio, rivolta ai giovanissimi e isolata nella natura selvatica dell'Umbria: il Centro Teatrale Santacristina.Alla condizione di salute precaria (che per nulla appare nel suo stato fisico di eterno ragazzo con barba e capelli bianchi) il Maestro, oggi ottantenne, contrappone una luce che irradia ogni parola di una speciale necessità, di una leggerezza capace di sublimare il peso di tutta una vita. Per sua stessa ammissione questi anni della sua esistenza sono la concessione di un "tempo supplementare", un pezzo di vita in più che la scienza gli ha accordato. Così, la materia di cui questo suo tempo è intrisa, e che egli decide di condividere con i giovani vocati al teatro, ha il carattere della necessità e della gratitudine, e parallelamente è in silenzioso dialogo con la morte.
