Bagna Cauda Day: tre giorni per gustare la specialità piemontese anche in Liguria
Venerdì 23, sabato 24 e domenica 25 novembre 2018 si festeggia il Bagna Cauda Day, anche in Liguria ad Arenzano (Il Torchio) e a Campo Ligure (Turchino).
Venerdì si inizia a cenare alle 20,30, mentre sabato e domenica - nei locali che aderiscono - pranzo dalle 12,30 e cena dalle 20,30.
Nei locali sarà dato in omaggio il “Vademecum della Bagna Cauda”, edito da Astigiani con storia, citazioni letterarie, testimonianze, consigli, ricetta ufficiale e l’elenco di tutti i posti dove si festeggia il BCD 2018. In omaggio a tutti bagnacaudisti anche il bavAGLIOlone d’autore in tessuto, con logo del Bagna Cauda Day da usare e tenere a ricordo dell’evento. Ogni commensale avrà il suo posto a tavola, senza code e doppi turni.
Il prezzo delle bagna cauda è di 25 euro. Per i bambini fino ai 10 anni, 10 euro.
Gli ingredienti della bagna cauda
Il sito del Bagna Cauda Day spiega bene come preparare questa specialità piemontese: le acciughe devono essere possibilmente le “rosse di Spagna”, chiamate così per la provenienza e per il colore che le loro carni assumono dopo la perfetta, prolungata salatura, stagionate almeno un anno. Da evitare i filetti già pronti in vasetto. L’olio deve essere extravergine di oliva, preferibilmente ligure.
Straordinaria la bagna cauda fatta con l’olio nuovo figlio delle olive appena frante. La bagna cauda va tenuta a temperatura elevata, ma non deve friggere e fare fumo. Si mangia intingendovi verdure crude autunnali, fra le quali i protagonisti sono il cardo bianco ricercatissimo, il “gobbo” di Nizza Monferrato e il peperone crudo o arrostito.
A seguire cavolo crudo, biarava – barbabietola rossa cotta al forno -, topinabò – topinambur – la patata bollita, il cavolo verza, cuori di indivia o di scarola, cipollotti, cavolfiori lessati e ogni altra verdura si voglia provare. Vanno bene tutte le verdure autunnali, ma molti gourmet evitano quelle più aromatiche come il sedano o il finocchio.
Il peperone è presente sia fresco “tagliato in piccole coste” che nella versione smujà sotto aceto. C’è chi sotto aceto mette anche gli “spagnolini” piccanti, destinati a dare un tocco in più alla bagna cauda.