"Baccanti" di Euripide al teatro Ivo Chiesa
Non è certo un caso che, a esergo della sua regia e traduzione di Baccanti di Euripide, la regista Laura Sicignano metta una frase di Friedrich Nietzsche: «Quelli che ballavano erano visti come pazzi da quelli che non sentivano la musica». Di fatto, il filosofo tedesco è stato tra i primi a cogliere appieno la forza terribile di Dioniso, il dio del teatro e dell’ebrezza. Lo spettacolo va in scena dal 26 al 30 gennaio 2022 al teatro Ivo Chiesa di Genova.
Scrive Sicignano sul sito del Teatro Nazionale di Genova: «Baccanti parla di un rito arcaico. Questa tragedia ci appare oggi misteriosa e rivoluzionaria in quanto l’autore sembra rinunciare definitivamente all’idea che vi sia una forza ordinatrice alla base del Cosmo. Bacco nel nostro spettacolo è un’entità androgina ed eversiva: è il regista che tiene segretamente le fila di tutti gli eventi. Gioca a dadi le vite degli uomini e si diverte. La divinità dai molti nomi e dalle molte storie che più di tutte tra i greci rappresenta il Caos è al tempo stesso il legame con la Zoè, la forza vitale (…) Questa tragedia è attraversata da un rito arcaico di smembramento e rigenerazione, misterioso e profondamente radicato nella nostra cultura.
Siamo nella stanza di un museo infestato da presenze malefiche, che forse è la traduzione spaziale della mente di Penteo, uno spazio geometrico e razionale, ma minacciato da muffe e infiltrazioni, inquietudini e desideri violentemente repressi. Qui si manifestano apparizioni e scomparse di sogni e di inconfessabili desideri. Su musica elettronica, le donne corrono con i lupi: streghe e femmine folli di Dioniso, le Baccanti sono un piccolo esercito impeccabile di principesse inservienti pronte a danzare e a sbranare, sfuggono allo stereotipo dello sguardo maschile e sono libere (…) Baccanti è una distruzione e una rinascita. In quest’opera Euripide sembra esprimere l’intuizione che nella cultura occidentale stia avvenendo una fine e un nuovo inizio».