"Dell'aldilà": leggende e tradizioni nell'arte al Museo Diocesano
Le festività dei Santi e dei Morti conducono con sé un vasto repertorio di usi, leggende e tradizioni: tra queste ultime, alcune le abbiamo conosciute grazie ai nostri nonni, altre hanno origini addirittura secolari.
Il mondo dell'aldilà nelle antiche culture
Il nostro percorso inizierà dai tempi più antichi, raccontando ad esempio come i romani si confrontavano il con il mondo dell’aldilà e con il culto dei morti – il larario, le fave, il sarcofago con il mito di Alcesti che offre la sua vita per il marito e poi torna dall’Aldilà – per metterlo poi a confronto con la lunga tradizione cristiana, in particolare prendendo spunto dalla funzione di alcune confraternite – dette della Buona Morte – con la visione dell’aldilà che compare nella vita – e morte – di alcuni Santi (come il famoso “santo che non esiste”, San Lazzaro lebbroso) e l’esorcizzazione della paura di essere dimenticati che emerge da alcuni imponenti monumenti funebri, come è quello del Cardinale Luca Fieschi. Non mancheranno cenni ad alcune importanti opere di Santi particolarmente significativi per la città.
Le "fave dei morti"
Infine, un’interessante incursione tra le tradizioni gastronomiche e in particolare dolciarie: chi conosce le cosiddette “fave dei morti”? Bene, direttamente dal mondo antico sono dolcetti tradizionali in pasta di mandorle, eredi dell’antico uso romano di utilizzare le fave nei riti rivolti agli avi defunti.
Info e prezzi
Queste, e altre curiosità, nella visita che il museo propone per sabato 4 novembre, alle ore 15.30 presso il Museo Diocesano.
Costo € 12. Ridotto € 10. Solo su prenotazione fino a esaurimento dei posti disponibili.
Per info e prenotazioni: Biglietteria Museo Diocesano tel. 010/2475127 (orario: da lunedì a domenica 12,00-18,00 chiuso il martedì) – email info@museodiocesanogenova.it . Si consiglia prenotazione.