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Porto: Vte e Culmv ai ferri corti, botta e risposta terminal-sindacati

Si alza la tensione tra il Vte e la Compagnia Unica dei portuali dopo le dichiarazioni di Gilberto Danesi, amministratore delegato del Voltri Terminal Europa

Si alza la tensione tra il Vte e la Compagnia Unica dei portuali. «La tassa annuale per gli articolo 17, gli esborsi per ripianare il rosso della Compagnia: tutto deve cambiare, o diventiamo un bancomat continuo su cui il sistema conta per mantenere la situazione attuale'' ha dichiarato Gilberto Danesi, amministratore delegato del Voltri Terminal Europa. Le perplessità non riguardano l'efficienza del personale («da quando un camion arriva a quando riparte passano 38 minuti, cose che nel Nord Europa si sognano») ma la responsabilità delle scelte.

 

Immediata la replica dei sindacati con una nota dal titolo Vte-Culmv: poche chiacchere, più fatti.

In merito alla dichiarazioni effettuate a mezzo stampa da parte dall’Amministratore delegato del VTE Gilberto Danesi, Filt Cgil, Fit Cisl e Uil trasporti specificano quanto segue:

- pur non citandolo, Danesi lamenta le conseguenze dell’applicazione del Decreto pensato per tutti gli articoli 16 e 17 della Legge 84/94. Corre l’obbligo ricordare all’Amministratore che la normativa è nazionale e quindi non si tratta di norme “salva” Culmv.

- Alla normativa in questione si è arrivati attraverso la condivisione di tutte le parti coinvolte compresi i terminalisti ed è stata oggetto di un confronto con i parlamentari avvenuto in Autorità Portuale alla presenza delle associazioni di categoria, delle parti sociali e delle due Compagnie del Porto di Genova: quello era il luogo giusto per manifestare eventuali dubbi o obiezioni.

- Nel suo sfogo l’Amministratore Delegato omette due passaggi importanti, ossia che in questi anni di crisi economica internazionale, i terminalisti hanno utilizzato la compagnia e i suoi lavoratori come ammortizzatore sociale per salvare i loro conti e che i soldi che i terminalisti hanno versato alla Compagnia Batini facevano parte di conguagli sulle tariffe stabilite dal bando di gara dell’Autorità Portuale

- Tornando al Decreto, le scriventi Organizzazioni sindacali sottolineano il fatto che lo stesso affronta un nodo cruciale prevedendo che si accompagnino le Compagnie ad una ”nuova” organizzazione del lavoro attraverso l’utilizzo delle tasse portuali. A questo proposito Filt Cgil Fit Cisl Uiltrasporti, insieme alla Compagnia Paride Batini e ai delegati sindacali, vigileranno affinchè non avvenga una ulteriore esposizione al precariato dei lavoratori ma si possa trovare una organizzazione tale da permettere alla Compagnia una solida continuità aziendale. I dirigenti della Culmv hanno le competenze necessarie per gestire la propria forma giuridica di autogestione, dove tutti sono soci con gli stessi doveri e diritti. Strumentalizzare la realtà dei fatti utilizzando la crisi economica è sin troppo facile: molto più complesso è stare sul mercato e ottenere il pareggio di bilancio quando si dipende dagli altri e non si hanno quote di mercato garantite.

Anche al fine di smorzare nuove e sterili polemiche, le scriventi Segreterie Sindacali colgono l’occasione per sollecitare nuovamente l’Autorità Portuale a dare seguito al Decreto rendendolo operativo: se questo non avvenisse nei tempi dovuti, Filt Cgil Fit Cisl Uil Trasporti intraprenderanno tutte le iniziative necessarie a tutela dei lavoratori e delle Compagnie portuali genovesi.

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