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Il Salone Nautico fa il tutto esaurito, Toti: «Prova della resilienza del territorio»

Il coronavirus non ha fermato la fiera dedicata alla nautica, con grande soddisfazione delle istituzioni locali

Cala il sipario sulla sessantesima edizione del salone nautico. I visitatori sono stati il massimo consentito dal sistema sanitario per rispettare le norme anti contagio da covid-19 per un totale di 71.168 ingressi. 824 i marchi esposti con 18 anteprime mondiali, 820 giornalisti accreditati, 1.300 articoli pubblicati e 6 ore di diretta sulle televisioni nazionali. Il Salone Nautico di Genova è stata l'unica grande fiera internazionale che si è svolta in era covid.

«Questo - ha dichiarato il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti - è stato il Salone del coraggio, dell'intraprendenza della volontà di non farsi sopraffare dalla paura e anche della capacità organizzativa, visto che è andato tutto bene, nonostante il covid e un'allerta rossa che ha fatto molti danni».

«Questo Salone è anche la prova della resilienza di questo territorio e delle sue imprese - ha continuato Toti -. Un salone di cui siamo particolarmente soddisfatti: sono anni che celebriamo Saloni Nautici particolarmente importanti, ma quest'anno lo è anche di più visto che è l'unico salone che si è svolto nel mondo».

«Abbiamo usato per questo evento una serie di aggettivi: coraggio, intraprendenza, ma soprattutto resilienza, cioè la capacità di adattarsi ai tempi difficili e saperli trasformare in opportunità - ha proseguito Toti -. Il fatto che si è celebrato questo 60° Salone, mentre altre se ne chiudevano, ha dato prova del grande coraggio degli imprenditori, della Pubblica amministrazione e del pubblico che non ha perso un'occasione per venire a vedere pezzi unici di design senza farsi annichilire dalla paura. Infatti ogni giorno del Salone ha fatto registrare la massima capienza possibile, tenendo conto delle norme anti-covid. È stata una grande e magnifica occasione per dimostrare quanto siamo stati capaci. Dal prossimo anno dobbiamo ambire ad altro, visto che questo Salone si svolge su una delle più importanti aree di rigenerazione urbana del Paese, grazie alla politica urbanistica illuminata del Comune di Genova che trasformerà questa in una delle zone più importanti del Mediterraneo. E non è un caso se ospita l’unico Salone del Mediterraneo che ha avuto il coraggio di rischiare fino in fondo».

Secondo il governatore ligure questo salone è stato «quasi un momento catartico e ha sugellato un nuovo patto tra politica, pubblica amministrazione e impresa italiana. Un patto che diventerà la stella polare di ciò che di meglio si può fare nel Paese. Grazie al fatto che tutti si sono rimboccati le maniche e hanno deciso di andare avanti, dando vita a un mirabile sforzo collettivo».

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