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Economia

Salone Nautico 2017 a rischio, Rixi prova a ricucire lo strappo

La decisione di Ucina di rinunciare al finanziamento ha di fatto negato la possibilità al ministero di sostenere a sua volta la fiera

Nuvole sempre più scure sui cieli dell'edizione 2017 del Salone Nautico. Le certezze al momento sono poche: Ucina e Nautica Italiana restano su posizioni decisamente distanti e a oggi i soldi per realizzare la kermesse non ci sono. La decisione di Ucina di rinunciare al finanziamento ha di fatto negato la possibilità al ministero di sostenere a sua volta la fiera.

E così toccherà all'assessore regionale Edoardo Rixi lunedì a Roma cercare di trovare il bandolo della matassa insieme al ministro Calenda. L'auspicio dell'esponente del Carroccio è che si allentino le tensioni fra le varie associazioni, magari anche grazie all'intervento di Confindustria.

Nel frattempo Fiera di Genova ha ribadito «la propria disponibilità a intraprendere un percorso di dialogo costruttivo con le Istituzioni e le Associazioni per trovare le soluzioni più idonee nell'interesse della città e del territorio e divenire pertanto l'interlocutore del Ministero dello Sviluppo Economico per la realizzazione del Salone di Genova 2017, consentendo in tal modo il ritorno di una manifestazione di rilevanza internazionale sotto la regia pubblica».

Da anni Ucina ha iniziato a storcere il naso di fronte al Salone Nautico di Genova e l'attuale atteggiamento non arriva certo come un fulmine a ciel sereno. Resta da vedere se la pace definitiva tanto rincorsa e mai trovata in passato possa diventare ora una realtà e riportare il sereno sul Salone Nautico 2017.

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