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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Risparmi, il dossier: più del 60% dei genovesi è preoccupato e teme il futuro

Un genovese su 4 dichiara che l'emotività condiziona molto le decisioni sul risparmio, e uno su due preferisce non fare investimenti, tenendo i soldi sul conto corrente

Inflazione, crisi energetica e un quadro generale complesso si fanno sentire nella visione che i genovesi hanno del futuro economico. Secondo uno studio divulgato oggi, lunedì 5 dicembre, pensando ai propri risparmi gli abitanti di Genova esprimono sensazioni di preoccupazione e incertezza (41%), in alcuni casi anche di timore (20%). A queste, però, si affianca una quota che guarda al futuro con maggiore tranquillità grazie alla sua situazione economica (8%).

Scendendo nei dettagli, la ricerca evidenzia che per ben 8 genovesi su 10 la gestione dei soldi e risparmi è diventata una vera e propria fonte di stress, che si acuisce di fronte a mercati turbolenti, così come a ridotte risorse personali o a spese ingenti.

risparmio emotività

L'emotività condiziona i comportamenti in materia di risparmio

Di più: l’emotività condiziona in modo rilevante le percezioni e i comportamenti in materia di risparmio. Sono più di uno su quattro (27%), infatti, i genovesi che dichiarano di fare fatica a controllare le reazioni emotive di fronte agli accadimenti finanziari e ai trend dei loro risparmi, trovandosi così in più casi ad agire d’impulso e senza riuscire a farsi un quadro chiaro e informato.

Una condizione senza dubbio legata a una cultura finanziaria notoriamente non eccellente nel nostro Paese, ma che risente anche della complessa congiuntura che stiamo vivendo.

Ma cosa farebbero gli abitanti di Genova con i loro risparmi? Se quasi uno su due (47%) non investirebbe, preferendo tenerli sul conto corrente, non manca chi si dice propenso a considerare forme di investimento. Le più gettonate sono quelle di medio-lungo periodo, dai fondi pensione (18%) alle polizze di risparmio e accumulo (22%). Un ulteriore 8% guarda al mattone.

Se un 41% farebbe da sé, il 49% si affiderebbe a un consulente specializzato così da limitare il più possibile il fattore emotivo e trovare la soluzione più idonea ai suoi obiettivi e alle sue disponibilità.

(fonte dati Sara Assicurazioni)

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