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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Dall'albicocca tigrata lavagnina alle antiche varietà di basilico, nuovi fondi per tutelarli

"Ventuno progetti finanziati per tutelare l'agrobiodiversitá e garantire la conservazione di 170 varietà tra orticole e seminativi", ha spiegato il vice presidente della Regione con delega all'Agricoltura e al Marketing Territoriale Alessandro Piana

Sono ventuno i progetti operativi finanziati dalla misura 10.2 del Programma di Sviluppo Rurale (Psr) sull'agrobiodiversità per la conservazione del patrimonio varietale locale della Liguria, per un importo totale di oltre 1,7 milioni di euro in tutta la regione. Un ammontare raggiunto grazie all'integrazione della dotazione finanziaria iniziale del Psr con ulteriori 670mila euro, così come proposto recentemente in Giunta dal vice presidente con delega all'Agricoltura e al Marketing Territoriale Alessandro Piana per finanziare tutti i progetti operativi risultati ammissibili.

Al momento tra le colture coinvolte si ricordano antiche varietà di basilico, il broccolo lavagnino o di Albenga, le patate, le melanzane e i cavoli dell'entroterra genovese, il cavolo Gaggetta, le cipolle di Pignone e di Zerli, il fagiolo bianco delle Alpi liguri, il pisello nero di L'Ago, i cereali antichi della Val di Vara e del genovesato, varietà storiche della produzione floricola (lavanda, margherita, garofano, ginestra, anemone, papavero, tulipano) e di frutta tra cui l'arancio Pernambucco e il chinotto di Savona, l'albicocca tigrata lavagnina e diverse varietà di susino, pesco, melo e fico.

"Saranno oggetto di recupero, di studio e di conservazione più di 170 varietà - spiega l'assessore Alessandro Piana - legate alla storia e alla tradizione agroalimentare e floricola. Motore dell'iniziativa le imprese agricole della Liguria e ampi partenariati che coinvolgeranno a vario titolo Università e Istituti Tecnici Agrari, Enti, Associazioni e prestatori di servizi".

"Sono in programma anche azioni dirette della Regione - conclude Piana -, come l'organizzazione della Rete e della Banca dati regionale dell'agrobiodiversità della Liguria, la realizzazione dell'elenco degli agricoltori custodi della nostra regione e l'individuazione dei requisiti per il riconoscimento delle banche del germoplasma oltre alla ricerca di ulteriori varietà in via di estinzione per perseguire fattivamente la valorizzazione del nostro patrimonio agricolo e paesaggistico. Vi rientreranno ovviamente incontri informativi, di studio, di recupero e valorizzazione delle varietà vitivinicole e olivicole, ad esempio attraverso la gestione dei campi di conservazione".

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