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Genova, la città con la pressione fiscale più alta d'Italia

Raffaella della Bianca ha presentato un'interrogazione in consiglio regionale sulla ricerca pubblicata recentemente su 'Il Sole 24 Ore' «da cui si evince che Genova risulta essere la città italiana che detiene il record della pressione fiscale»

Genova - Raffaella della Bianca (Gruppo misto-Riformisti italiani) ha presentato un'interrogazione in consiglio regionale sulla ricerca pubblicata recentemente su 'Il Sole 24 Ore' «da cui si evince che Genova risulta essere la città italiana che detiene il record della pressione fiscale».

 

Il consigliere ha ricordato che nel capoluogo ligure i rincari sui redditi immobiliari, rispetto al 2012, sono stati consistenti (5,3% per un bilocale, 3,8% per un trilocale, 8,2% per i negozi), per cui i proprietari vedono svanire in tasse «fino all'82% dell'affitto incassato annualmente».

Inoltre i piccoli proprietari, che contano sulle entrate da locazione, devono anche fare fronte all'IMU, «che in un anno porta via al mattone 23 miliardi di euro, cioè due volte mezzo in più rispetto alla vecchia ICI».

Della Bianca ha, quindi, chiesto alla giunta «se sia possibile intervenire, e con quali strumenti, sulla pressione fiscale che nel capoluogo ligure risulta essere la più alta in percentuale rispetto alle altre città italiane».

Per la giunta ha risposto l'assessore alle risorse finanziarie, Sergio Rossetti: «L'Imu è un'imposta di competenza comunale e, quindi, la Regione non può intervenire sui Comuni. Riteniamo invece di poter affermare che la Regione ha cercato per quanto attiene la quota dell'addizionale Irpef di ridurre la pressione fiscale alzando la soglia di esenzione da 20 a 27 mila euro lordi annui. L'accisa sulle benzine è più a nostra discrezione. Quella introdotta per far fronte ai danni provocati dagli eventi alluvionali è in vigore sino al 31 dicembre 2013 ed è stata introdotta anche perché con una legge dello Stato, per fortuna poi modificata, era stato imposto una compartecipazione regionale, necessaria per ottenere i fondi di protezione civile. L'accisa ha consentito di effettuare interventi di rifacimento di strade e messa in sicurezza di territori. A fine anno si discuterà della questione, se mantenere o meno l'accisa. Per quanto riguarda l'Irap, soltanto poche categorie ristrette di attività, tra le quali istituti di credito e assicurativi, pagano la quota regionale».

Non soddisfatta Della Bianca. Il consigliere ha rimarcato che in Liguria la benzina è la più cara d'Italia e che l'inasprimento della pressione fiscale di fatto fa diminuire il gettito. Per quanto riguarda l'Imu, Della Bianca ha sottolineato che la Regione può invitare i comuni a ridurre l'aliquota, anche per le seconde case, in quei centri dell'entroterra dove lo spopolamento rischia di diventare incontenibile.

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