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Economia

Porto, primo tavolo tecnico sul futuro autoparco

Il nuovo autoparco dovrà avere requisiti di idoneità per numero di stalli, almeno 500, a condizioni economicamente sostenibili per gli operatori, un modello gestionale efficiente, servizi accessori per mezzi e persone e buona accessibilità

«Come Regione Liguria ci proponiamo come soggetto facilitatore per arrivare a una soluzione definitiva individuando un'area da adibire ad autoparco, risolvendo una pesante criticità per il mondo dell'autotrasporto, della portualità e della città di Genova. La soluzione dovrà tenere conto dei nuovi terminal portuali anche su Savona e quindi essere baricentrica per i due scali liguri». Così è intervenuto l'assessore regionale allo sviluppo economico e ai porti Edoardo Rixi in apertura della riunione del tavolo tecnico sull'autoparco convocato dalla Regione Liguria coinvolgendo tutti i rappresentanti della categoria dell'autotrasporto, Camera di Commercio e Comune, dell'Autorità portuale di Genova.

Durante l'incontro è stata fatta una sintesi della situazione attuale che vede l'impiego ad autoparco dell'area di Genova Campi giudicata «insufficiente e in pessime condizioni». «Occorre lavorare per una soluzione a lungo termine e nel frattempo a una soluzione tampone che dia una risposta nell'immediato futuro» ha detto l'assessore Rixi.

Durante l'incontro è stato tracciato l'identikit dell'area che potrà ospitare il nuovo autoparco a Genova e dovrà avere: requisiti di idoneità per numero di stalli, almeno 500, a condizioni economicamente sostenibili per gli operatori, un modello gestionale efficiente, servizi accessori per mezzi e persone, scarsa promiscuità con il tessuto urbano e buona accessibilità con arterie a scorrimento veloce.

Al tavolo di ieri seguiranno incontri tecnici e operativi per valutare ulteriori approfondimenti sulle possibili aree con caratteristiche idonee ad autoparco.

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