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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Dl Genova, oltre 600 milioni per la città. Allarme di Spediporto: «Perdita di 6,6 milioni l'anno»

La discussione alla Camera è stata nuovamente rinviata al 31 ottobre: la revisione del decreto aumenta i fondi per l'emergenza. Ma il porto intanto lancia un allarme rosso

Le misure lanciate nel Decreto Genova non sono sufficienti a sostenere l’attività del porto: a lanciare l’allarme è Spediporto, dopo la giornata di audizione davanti alla Commissione Attività Produttive della Regione, commentando le misure adottate per gestire l'emergenza dopo il crollo di ponte Morandi.

La discussione del dl Genova alla Camera è stata ancora una volta rimandata a mercoledì 31 ottobre, ma la serie di emendamenti inseriti nel testo non convincono gli operatori dello scalo genovese, che contestano le scarse risorse economiche destinate «al primo datore di lavoro del Nord Ovest, che conta su 176mila occupati tra diretti ed indiretti».

Stando ai calcoli di Spediporto, alla fine del 2018 le ore di guida in più totalizzate dai trasportatori per arrivare a Genova saranno 205mila: «Containers, RoRo e Corrieri saranno chiamati a sostenere, al netto della sosta in porto, una spesa di oltre 6,6 milioni di euro all’anno, costi maturati solo all’interno del perimetro urbano - sottolineato l’associazione - senza tenere conto dei maggiori costi legati alle attese ai varchii portuali lungo le strade di accesso al Porto e lungo le deviazioni».

Deviazioni e lunghi viaggi che possono causare molti problemi sia agli autotrasportatori sia agli automobilisti costretti a farvi i conti nel traffico cittadino. Giovedì pomeriggio l’ennesimo incidente che ha coinvolto un tir, sulla rampa di uscita del casello di Genova Ovest: il mezzo pesante è finito di traverso sulla carreggiata, paralizzando il traffico sino a sera inoltrata.

«Ogni giorno sono circa 2000 i camion diretti da e verso il Porto di Genova, il solo maggior costo del carburante per percorrere 6,96 Km in più di strada è di circa 5.3 milioni l’anno - spiega Alessandro Pitto, presidente Spediporto - a cui si sommano i costi per mancato sconto di 80 centesimi sulle tratte autostradali, per un totale di 1,3 milioni di euro. Il costo finale è di 6,6 milioni, calcolato su 250 giorni lavorativi per 2000 veicoli al giorno».

Concorde Giampaolo Botta, direttore generale di Spediporto: «Nel testo mancano non solo le norme per autotrasporto e lavoro, innescando una bomba ad orologeria, ma anche le misure sul potenziamento degli organici per i controlli legati alla salute delle persone e all’ambiente. Il porto non è trattato come asset strategico nonostante i 4,5 bilioni di euro solo di Iva incassata. È incomprensibile la ragione per cui un tema tanto importante, individuato come prioritario dagli stessi “controllati”, trovi tale indifferenza da parte della nostra amministrazione pubblica. Controllare bene e in tempi celeri, questo chiede la merce e il Porto per poter competere, ma abbiamo bisogno di risorse che ripagheremo incrementando la crescita italiana».

I numeri del Decreto Genova

Trapelano intanto indiscrezioni sul contenuto della versione definitiva del dl Genova che verrà discusso alla Camera martedì 31 ottobre: aumento delle assunzioni (450 in totale) per enti locali e autorità portuale, dogane e tribunale, risorse economiche sino a 603,2 milioni.

Al commissario per la ricostruzione, che avrà a disposizione 20 assunzioni, sono destinati 300 milioni: 30 milioni in 10 anni (che possono essere anticipati), 72 da destinare agli indennizzi per gli sfollati. Aumentano di 50 unità le assunzioni per gli enti locali, che salgono a 300, con una disponibilità di 13,5 milioni, mentre viene inserita anche la possibilità di 20 assunzioni, per un milione, per l'autorità portuale. Raddoppia e arriva a 10 milioni il sostegno alle imprese della zona rossa, 35 quelli per gli operatori economici della stessa zona, divisi in 25 per gli indennizzi dei beni e 10 per i fabbricati.

Nella nuova stesura del decreto anche 30 milioni a sostegno del reddito dei lavoratori, 11 milioni per il 2018 e 19 per la cassa integrazione in deroga nel periodo 14 agosto 2018-14 agosto 2019. Per il piano strategico del Comune vengono destinati 5 milioni nel 2018 e una somma analoga arriva per la zona logistica semplificata, alla quale si aggiungono 4 milioni per il "ferrobonus". 

Per quanto riguarda il porto, aumentano di 4,2 milioni i fondi relativi all'Iva, mentre altri 6 milioni, suddivisi in tre anni, sono destinati ai portuali della Culmv e a procedure semplificate per investimenti specifici. Infine 6 milioni, che vengono destinati al progetto 5 giga, per le infrastrutture della Liguria. A questi 603,2 milioni si aggiungono anche altri fondi, che arrivano dal decreto fiscale e che sono destinati al porto, 15 milioni, e all'autotrasporto, 10 milioni.

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